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Karì Tismè. Memorie di una schiava - Francesco Mastriani - copertina
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Karì Tismè. Memorie di una schiava - Francesco Mastriani - copertina
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Descrizione


Mastriani racconta la storia di vessazioni e umiliazioni di una donna che, rapita a sette anni, arriva poi in un harem turco per soddisfare le brame di un lussurioso sultano ottomano. Una volta scappata e approdata a Napoli, cambia nome, non sarà più Karì-Tismè ma la signora marchesa Maria Dufort, che riceve i suoi ospiti in una villetta a Posillipo. Qui incontrerà lo scrittore napoletano e gli consegnerà le sue memorie, che prenderanno la forma di questo romanzo. In questo racconto ambizioso e per la gran parte lontano dai consueti scenari napoletani, tra harem, sultani allupati, eunuchi e odalische, Mastriani non solo ci regalerà il ritratto di una donna che ha lottato per liberarsi da una schiavitù crudele, ma approfondirà, con tanti decenni di anticipo, i punti di conflitto tra il cristianesimo e l'Islam, prendendo le difese ora dell'uno ora dell'altro, come quando tesserà l'elogio del velo o citerà tutti i passi del Corano in cui si difendono i diritti femminili.
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Dettagli

2019
7 marzo 2019
322 p., Brossura
9788868664619

Conosci l'autore

(Napoli 1819-91) scrittore italiano. Fu autore popolarissimo di romanzi d’appendice (se ne contano oltre un centinaio), nei quali ritrasse le miserabili condizioni di vita del popolo napoletano attraverso la narrazione di vicende torbide, spesso derivate dalla cronaca: La cieca di Sorrento (1852), I misteri di Napoli (1875), I vermi (1862-64), La sepolta viva (1889). Ebbe a modello l’opera di E. Sue, ma tentò di prendere spunti anche dalle cronache parigine di Balzac.

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