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Anno edizione: 2019
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Lamiere è la cronaca di viaggio in uno dei peggiori slum di Nairobi, la capitale di uno dei paesi africani più avanzati ma con i maggiori contrasti sociali del continente.
«Il libro vive di un delicato equilibrio narrativo: una vita quotidiana fatta di povertà, malattia, morte, ma anche di pianti di neonati, giochi e chiacchiere» - Saverino Colombo, La Lettura
«Un ammasso di baracche, mille colori, zero acqua. Eppure c'è speranza nell'inferno a fumetti di Ruvidotti» - Sette
Il viaggio in una baraccopoli di Nairobi, dove sopravvive una popolazione abbandonata, aggrappata con orgoglio e disperazione alla propria umanità
A Nairobi oltre la metà della popolazione abita nelle baraccopoli. Tuttavia, invece di raccontare le baraccopoli più estese, Deninotti, Fontana e Ruvidotti hanno scelto Deep Sea: un luogo dalla povertà estrema al di sotto della dignità umana, emarginato dal quartiere circostante e sottoposto a incendi e sfratti, ma con un fortissimo spirito di resistenza locale. Facendo base nel convento francescano di Nairobi, gestito da due frati in prima linea nella lotta alla povertà urbana e a due passi dallo slum, gli autori si sono uniti a una missione umanitaria dell’unica Ong attiva a Deep Sea, Rainbow For Africa. Il racconto, cronologico, si snoda per brevi capitoli in cui vengono esplorati temi come la condizione femminile, l’igiene, le malattie, lo stato dell’infanzia, l’economia di sussistenza, la politica informale, la fame, i rapporti sociali, la famiglia. Narrando le storie delle persone di Deep Sea, gli autori raccontano anche la storia delle loro reazioni ed emozioni. Perché il problema è locale, ma anche globale: con la progressiva urbanizzazione del pianeta, in qualche decennio gran parte dell’umanità vivrà in luoghi simili.
Ci sono Stefano, che fa l’infermiere, Fiorella, ostetrica, Laura e Giusi, medici. E poi Giorgio, Danilo e Lucio, che di questa storia sono testimoni ancora prima che autori. Sono una strana comitiva, i primi due nella vita scrivono storie, il terzo le colora. Fontana è uno degli autori più affermati e illuminanti che ci siano in giro, come conferma il Campiello per Morte di un uomo felice, Deninotti vanta due graphic novel di successo. Entrambi scrivono per Topolino e riempiono calici di prosecco in uno dei migliori bar di Milano. Poi c’è Lucio, che certe scene le vede, le fotografa nella sua testa e le restituisce sotto forma di disegni.
Nella prima tavola di questo bel comics d’impegno civile li si vede raggiungere i membri dell’equipaggio della Ong Rainbow for Africa, che prova a rendere meno insopportabile la vita degli abitanti di Deep See, la peggiore bidonville di Nairobi. Girano per le baracche con la guida di un frate eccentrico, imparano a cucinare e sopravvivere senza acqua e altri beni che diamo per scontati, diventano amici di bambini meravigliosi, parlano di politica e di cosa servirebbe davvero per cambiare le cose. Scorrendo le pagine pare di rivivere il loro viaggio e di capire perché hanno voluto condividerlo con noi. Di questi tempi c’è da dire grazie (anche per la dedica ad Alessandro Leogrande).
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