Leather Teeth

Cercare di descrivere in un baleno il fenomeno synthwave sarebbe quantomeno complesso e rischierebbe di sfociare del banale. Dunque la mettiamo così: perché mai un metallaro come il sottoscritto si metterebbe ad ascoltare un artista folle come Carpenter Brut? Le motivazioni sono da leggersi nell'esplosione del fenomeno 'remake' nostalgico degli anni '80, anni in cui 'non c'era la crisi' e altre cose di questo tipo. Anni che per molti di questa generazione rappresentano l'infanzia. Forse allora Carpenter Brut sta avendo questo (strameritato) successo perché è qualcosa insito dentro di noi, nelle serate passate a casa degli amici a guardare vecchi film horror del genere slasher e in quelle atmosfere sbrilluccicanti e 'gommose' come certi fronzoli del suo sound, senza dimenticarci comunque della parte heavy metal sempre presente in tutto il disco. Se avete una bocca e un orecchio buoni, dunque, date una possibilità a questo folle francese che ha saputo raccontare molto tramite il suo concept album su questo misterioso killer chiamato "Leather Teeth". Altra chicca che manca nella descrizione dell'album: su 'Cheerleader Effect' c'è nientemeno che la voce di GARM (Ulver, Arcturus), mentre su 'Beware the Beast' si esibisce in modo splendido Mat "Kvohst" McNerney dei Grave Pleasures.