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Si tratta di un libro davvero straordinario che illustra la vita e le imprese di un pioniere dell'ultramaratona italiana e di un grande sportivo. E' vero, Carlo Airoldi non aveva le physique du role (era basso e tarchiato, con una muscolatura piuttosto sviluppata, tipo da ginnasta o da sollevatore di pesi) per essere un ultramaratoneta o un maratoneta, ma del resto prima dell'avvento delle delle Olimpiadi moderne la corsa era inquadrata nell'ambito di quelle che, genericamente, venivano definite attività ginniche. E prima dell'invenzione della maratona moderna, così come la conosciamo noi, negli ultimi decenni del XIX secolo le gare di corsa che più venivano fatte era quelle su lunghissime distanze che connettessero tra loro delle città, gare in linea tra le quali le più brevi erano sulla distanza di 50 km, per non parlare di quelle internazionali che potevano superare il migliaio di chilometri. Carlo Airoldi aveva un carattere indomabile e non si tirava mai indietro, come fu nel caso della forte determinazione che lo portò a raggiungere a piedi Atene (partendo da Milano) per disputare la prima maratona olimpica: cosa che non gli fu consentito di fare con dei pretesti, ma in realtà perché si temeva che la sua partecipazione potesse intralciare quello che doveva essere a tutti i costi il vincente della gara di maratona, il greco Spyridon Louis. Il 28 febbraio 2019 è andata in onda su RAI3 una puntata di Wikiradio a lui dedicata, poichè ricorreva l'anniversario della sua partenza da Milano per raggiungere Atene a piedi. Era il 28 febbraio 1896: la puntata di Wikiradio su di lui si può ascoltare in streaming sul sito di RAI3. Tra l'altro il racconto esposto su Wikiradio si basa largamente proprio sul volume di Sgarella di cui pertanto consiglio la lettura a tutti coloro interessati ad un singolare ed unico personaggio nella storia dello sport italiano e non solo.
Un libro molto bello su un personaggio poco conosciuto,per chi ama la corsa come me è un viaggio nella vita di una persona straordinaria senza il fisico tipico del podista,ma con una volontà d'acciaio,che ti fa riflettere sulle fatiche che fai negli allenamenti e che ti fa capire che in fondo non fai poi un granchè.Un grande atleta,ma sopratutto un grande uomo che non abbassava mai la testa,perchè gli atleti italiani non lo fanno mai!! GRANDE CARLO AIROLDI!
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