L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
“Michael Kohlhaas” una «cronaca brigantesca»; ma gli appassionati lettori di Tommaso Landolfi avranno già subodorato il plagio. Come nel racconto di Landolfi, che cita in epigrafe una frase tratta da “Michael Kohlhass”, tutta la vicenda ha i caratteri dello scontro fra un territorio e i feroci briganti che cercano con violenza e angherie di trarne vantaggio, danaro e potere. L’ambientazione è la Germania del XVI sec., a capo della masnada vi è Michael, un tempo un onesto mercante di cavalli. Quindi non un uomo dedito al malaffare, ma piuttosto un commerciante con un senso della giustizia («Rechtgefühl», Kleist lo scrive all’800esca senza ‘s’ centrale) molto spiccato, tanto da trasformare un uomo pacato corretto in un brigante vendicativo, con una banda capace di infestare tutta la regione: perché mai? Per aver subito un torto che il sistema giudiziario non ha voluto sanzionare. Dapprima la sua spedizione punitiva mira a riavere il maltolto, ma invece di ristabilire la giustizia, getta progressivamente se stesso e il territorio in un caos spaventoso. Kleist, nello scrivere questo racconto, si basò su fatti realmente avvenuti, per narrare con un’espressività trascinante e irriguardosa la cavalcata lungo un sentiero in cresta fra giustizia e vendetta personale, un vertiginoso percorso critico non riuscito. Come ha detto Gisela Elsner, ci si sente direttamente provocati “dal trionfo davanti al patibolo” che conclude la novella kleistiana, attuale oggi come ieri, se E.L. Doctorow nel musicista newyorkese Coalhouse (si noti la consonanza) di “Ragtime” riprende la torva figura dell’antenato brandeburghese.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore