Leonardo David possiede una mentalità vincente e tanta grinta. È un ragazzino, ma ha già il carattere del leader e, a soli 19 anni, è alle Olimpiadi di Lake Placid. In molti vedono in lui il nuovo Gustav Thoeni. La tecnica a sci larghi che perfeziona è molto personale e diversa da tutte le altre. La sua è però una carriera destinata a terminare troppo presto.

«Non è facile raccontare la storia di Leonardo David, perché quando inizi a scrivere di lui la mano comincia a tremare. Una sofferenza. Ma Riccardo Crovetti, giornalista e scrittore, non ha resistito.» - Marco Di Marco, Sciare

Sulla pista Bedemie di Punta Jolanda sono disegnate linee perfette. Dicono che a farle sia un ragazzino dai capelli biondi e ricci e dallo sguardo sorridente. La sua sciata istintiva è molto personale e diversa da quella di tutti gli altri. Ha tanta grinta e convinzione nei propri mezzi, tanto da riuscire ben presto a farsi spazio nello sci che conta. Ha il carattere del leader e per i compagni è già un punto di riferimento importante. Negli allenamenti dà sempre il massimo, non si tira mai indietro, neanche a casa dove ogni mattina si allena correndo lungo i sentieri del Monte Rosa. Il ragazzino con i suoi strepitosi risultati riaccende gli entusiasmi nell'ambiente azzurro: sta diventando il numero uno della squadra, il nuovo idolo dello sci italiano e c'è chi vede in lui il nuovo Thoeni. Riesce a battere perfino Stenmark il più forte di tutti e c'è chi dice che grazie a lui nel giro di poco tempo gli azzurri torneranno i più forti del mondo. Gli viene chiesto di prendere per mano la squadra e di guidarla verso le Olimpiadi statunitensi. Il ragazzino accetta, felice come non mai, perché vuole continuare a sognare in grande la sua favola bianca...)