L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2010
Promo attive (0)
Questo volume nasce dalla trascrizione di un corso universitario tenuto a metà anni novanta. Il suo fascino maggiore consiste nel fatto che il testo è rimasto "fedele nei contenuti e nella forma diretta di un dialogo pensato e costruito per una lezione". Il giovane lettore ne saprà di più sul recente passato politico-culturale del proprio paese. In queste lezioni Pietro Scoppola esprime una posizione che critica certo "revisionismo" non per una ragione ideologica, cioè perché minerebbe i fondamenti della repubblica, ma perché "non conforme alla realtà dei fatti". Non emerge mai un atteggiamento liquidatorio; piuttosto la volontà di comprendere quanto di politicamente strumentale e quanto di storiograficamente fecondo e originale vi è nelle interpretazioni etichettate dai media come "revisioniste". Furet, Nolte, lo stesso De Felice sono esaminati nel merito, testo alla mano, e sempre con rispetto. Non di rado si scopre che l'accusa di "destra" rivolta a questi autori fuorvia l'interpretazione del contenuto delle loro analisi, che la stessa "sinistra" rischia di sottovalutare se non scartare a priori, impoverendosi culturalmente. È molto interessante e istruttivo seguire il sottile filo del ragionamento svolto da Scoppola in tema di storia della storiografia italiana dell'ultimo decennio del Novecento. Furono anni di rottura, di fine di qualcosa, la repubblica dei partiti nati dalla lotta antifascista e dall'avvio della Guerra fredda, e di inizio di qualcos'altro che ancor oggi non sappiamo definire con esattezza, se non per sottrazione. Nel senso che sapremmo dire quel che non c'è più, mentre è difficile descrivere quel che è subentrato. Ma un'ulteriore transizione è dietro l'angolo, e le basi dell'unità statuale scricchiolano. Certa serenità di toni e ottimismo di prospettive presenti in Scoppola paiono, dopo pochi anni, già echi di un passato morto e sepolto.
Danilo Breschi
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore