Figura emblematica del pensiero anticoloniale asiatico, José Rizal (1861–1896) è stato un intellettuale filippino, scrittore e medico oftalmologo, oggi riconosciuto come eroe nazionale delle Filippine. Nato a Calamba, nell’isola di Luzon, si formò tra Manila, Madrid, Parigi e Heidelberg, distinguendosi per la sua erudizione poliglotta e lo sguardo critico sul dominio spagnolo. I suoi romanzi Noli Me Tangere ed El Filibusterismo denunciarono con stile letterario raffinato le ingiustizie della società coloniale, offrendo una delle prime elaborazioni moderne di una coscienza filippina. L’interesse per Rizal attraversa la storia, la letteratura, gli studi postcoloniali e l’identità culturale del Sud-est asiatico.
Al centro dell’opera di Rizal c’è una critica profonda alla corruzione ecclesiastica, al razzismo coloniale e all’assenza di giustizia per i nativi filippini. I suoi scritti combinano denuncia sociale e riflessione politica, intrecciando riferimenti classici, idealismo illuminista e realismo narrativo. Pur opponendosi alla violenza, il suo pensiero ispirò la nascita della coscienza nazionale e influenzò movimenti rivoluzionari come la Katipunan. Temi ricorrenti nei suoi testi sono l’identità, l’istruzione, la riforma agraria, l’autonomia culturale e il ruolo della scienza come leva di emancipazione. Accanto alla narrativa, Rizal fu autore di poesie, saggi e articoli politici, spesso pubblicati in spagnolo.
Pochi sanno che Rizal fu anche uno scienziato naturalista, un artista e un teorico dell’educazione, con una visione modernizzatrice che guardava all’Europa ma radicata nella realtà locale. Fu giustiziato a Manila il 30 dicembre 1896, dopo un processo sommario che lo accusava di sedizione. La sua morte, lontana dalla retorica eroica ma vicina all’etica stoica, accese l’immaginario rivoluzionario nelle Filippine e fece di lui un martire laico. Oggi Rizal è una figura di studio trasversale: la sua opera è analizzata in prospettiva storica, letteraria e filosofica, ed è centrale per comprendere il pensiero anticoloniale in Asia tra XIX e XX secolo.