Scrittore francese.
Intraprese una brillante carriera diplomatica, culminata con l'incarico di ambasciatore a Berna. Fu vicino agli ambienti della Nouvelle Revue française, ed esordì come poeta nel 1919 con Lampes à arc, seguita l'anno successivo da Feuilles de température. La sua affermazione, però, si deve soprattutto ai racconti di Tendres stocks che potevano contare su una prefazione scritta da Proust.
A quella raccolta fecero seguito Ouvert la nuit (1922) e Fermé la nuit (1923). Del 1924 (ma la traduzione italiana è del 1929) è il il romanzo Lewis et Irène.
Scrisse poi molte cronache di viaggio, formato che senz'altro valorizzava le sue qualità di prosatore colto e vivace.
Scrittore sicuramente legato a mode e temi degli anni Venti, non riuscì a mantenere nei decenni successivi il successo che gli aveva arriso con le prime prove narrative. Sono comunque da ricordare L'homme pressé (1941); Le dernier jour de l'Inquisition (1947); Le flagellant de Séville (1951); Hécate et ses chiens (1954); Taistoi (1965).
Pubblicò anche volumi di memorie (Journal d'un attaché d'ambassade, 1948) e alcuni libri di saggistica, a carattere letterario e storico.
Dal 1968 fu accademico di Francia.