Ballerino, coreografo e direttore di compagnia statunitense. Intraprese la carriera atletica prima di studiare danza con M. Graham, D. Humphrey, J. Limon e con A. Tudor al Metropolitan Opera House. Danzò nella compagnia di M. Cunningham (1953-54) e in quella della Graham (1958-62), fondando contemporaneamente un proprio gruppo (1954) in cui sperimentò le prime coreografie (Three Epitaphs, 1959) e con cui intraprese le prime tournées europee (Festival di Spoleto, 1960, e di Berlino, 1963; debutto a Londra, 1964). Tra le sue coreografie si ricordano Duet (m. di J. Cage, 1957), Meridian (m. di P. Boulez, poi sostituita da quella di M. Feldman, 1960), Auréole (m. di Händel, il suo primo capolavoro, 1962), Sports and Follies (m. di E. Satie, 1974), Esplanade (1975), Cloven Kingdom (1976), Airs (1978), The Rehearsal (1980, sua versione della Sagra della primavera accolta anche nel repertorio del nostro Maggio Danza nel 1994), Arden Court (1981) e ancora Rosas (1985), A Musical Offering (1986), Field of Grass e Spindrift (m. di Schönberg, 1993). Danzatore di grande talento, si impose come coreografo negli anni '60 sino a diventare uno dei più influenti protagonisti del Modern americano. Ha sviluppato una danza di carattere atletico e virile, ma non priva di lirismo e di musicalità e spesso ricca di umorismo. Anche pittore, ha trasferito nella sua coreografia a larghe «pennellate», con rapide entrate e uscite di scena, un cromatismo sempre cangiante: camminate, saltelli e balzi di incredibile energia dinamica vivacizzano la salda costruzione spaziale, che negli ultimi lavori si è fatta più sobria e monocroma.