Compositore francese. È considerato, con A.-E.-M. Grétry e F. Philidor, il creatore dell'opera comica francese. Ciambellano del duca d'Orléans dal 1749, decise, spinto anche dalle polemiche suscitate a Parigi dalla rappresentazione della Serva padrona di Pergolesi («querelle des bouffons»), di riprendere gli studi musicali iniziati in gioventù nel collegio di Saint-Omer. Datosi alla composizione sotto la guida del Gianotti, nel 1759 portò sulle scene la sua prima opera comica, Les aveux indiscrets, che ebbe immediato successo e alla quale seguirono, in breve tempo, numerose altre, tra cui Le cadi dupé (1760), Le roi et le fermier (1762), Le déserteur (1769), che è ritenuto il suo capolavoro, ed esercitò una notevole influenza sul modello dell’opéra-comique, La belle Arsène (1773) e Félix ou L’enfant retrouvé (1777). Privato d’ogni bene durante la rivoluzione, ebbe tuttavia, nel 1798, una pensione da parte del teatro dell’Opéra-Comique e nel 1800 fu nominato ispettore al conservatorio; nel 1813, infine, veniva chiamato all’Accademia delle Arti, al posto di Grétry. Le sue opere, armonicamente un po’ elementari ma ricche di belle ed eleganti melodie, rimasero nel repertorio francese fino ai primi decenni dell’800; essenziali per la loro riuscita furono i libretti di M.-J. Sedaine, contenenti situazioni teatrali ben congegnate, con spunti drammatici, patetici e anche umoristici.