(Granada 1925) poeta nicaraguense. Ordinato sacerdote nel 1965, già promotore di iniziative umanitarie e attivo nella lotta contro il regime di Somoza, è stato ministro della cultura nel governo sandinista. La sua attività di poeta, dapprima influenzata da E. Pound e Th. Merton, come in La città disabitata (La ciudad deshabitada, 1946, nt); Epigrammi (Epigramas, 1961) e Grido: salmi degli oppressi (Salmos, 1964), riflette in seguito anche la sua vocazione evangelica e politica a favore delle classi più povere e il suo specifico intento di motivarle ad agire per il cambiamento: Omaggio agli indios americani (Homenaje a los indios americanos, 1969, nt), Canto nazionale (Canto nacional, 1973, nt), Oracoli sul Nicaragua (Oraculos sobre Nicaragua, 1979, nt), Voli di vittoria (Vuelos de victoria, 1985), il poema Quetzalcoatl (1988), evocazione del mito indigeno, Cantico cosmico (1992, nt), poema epico-mistico, e i due libri di memorie Vita perduta (Vida perdida, 1998, nt) e Le isole strane (Las insulas estrañas, 2002, nt). È anche autore di una toccante testimonianza, Il vangelo a Solentiname (El evangelio en Solentiname, 1977).