Juan Rulfo nasce in Messico, in una famiglia agiata. A cinque anni, i «cristeros», fazione cattolica che contestava le leggi anticlericali della rivoluzione, uccidono suo padre; quando ne ha nove, la madre muore per un attacco di cuore; il piccolo Juan cresce in un orfanotrofio di Guadalajara. Nel 1944 fonda la rivista letteraria «Pan». Nel 1948 cambia impiego diventando rappresentante di pneumatici. Nel 1952 ottiene una borsa di studio della Fondazione Rockefeller che gli consente di dedicarsi per alcuni anni alla scrittura letteraria. L’anno seguente pubblica la raccolta di racconti El Llano en llamas. Nel 1955 pubblica Pedro Páramo. È stato uno degli autori più apprezzati dell'America Latina, al punto che in un sondaggio realizzato dalla casa editrice "Alfaguara" è risultato essere, insieme a Jorge Luis Borges, il più popolare scrittore di lingua spagnola del XX secolo, capostipite del realismo magico.
È stato anche sceneggiatore cinematografico e fotografo, collaborando, tra gli altri, con i registi Emilio Fernández e Roberto Gavaldón e con gli scrittori Carlos Fuentes, Gabriel García Márquez e Juan José Arreola.
Einaudi ha pubblicato Pedro Páramo (L’Arcipelago, 2004 e Letture, 2014), La pianura in fiamme (Letture, 2012) e Il gallo d'oro (2015).