Propr. W. Annichiarico, attore italiano. Protagonista dei teatri di rivista per oltre vent'anni e di molti show televisivi, in monologhi torrenziali esibisce una vena comica sapida e a volte surreale. Dal debutto nel 1946 appare come protagonista o comprimario in oltre cento film, in alcuni dei quali – girati anche con registi di rango – non manca di lasciare una traccia incisiva. Primo fra tutti La rimpatriata (1963) di D. Damiani, in cui interpreta un quasi quarantenne cassiere di cinema, stravagante, sradicato, anticonformista, incerto tra la maturazione dell'età adulta e l'eterna trasgressione giovanilistica. Pencolante tra osterie da vecchia bohème e deserti viali di periferia, si produce in una nottata balorda con vecchi amici che si conclude con l'amara consapevolezza del proprio fallimento. In seguito C., che aveva già avuto una parte in Bellissima (1951) di L. Visconti, interpreta anche Il giovedì (1963) di D. Risi, Io, io, io... e gli altri (1965) di A. Blasetti e disegna in modo straordinario il personaggio di Silenzio nel Falstaff (1965) di O. Welles. Chiamato a recitare anche in molti film stranieri (in particolare spagnoli), già maturo, fornisce una grande interpretazione in Romanzo (1986) di M. Mazzucco e, poco prima di morire, conclude la carriera con Capitan Cosmo (1991) di C. Carlei.