(secc. XVI e XVII) famiglia di attori e scrittori italiani. Francesco (Pistoia 1548 ca - Mantova 1624) diresse la compagnia dei «Gelosi» e recitò in Italia e in Francia, inventando il personaggio di Capitan Spavento di Vall’Inferno; scrisse varie opere, tra cui Le bravure di Capitan Spavento (1607), «ragionamenti e dialoghi» tra il capitano e il servo Trappola. La moglie Isabella (Padova 1562 - Lione 1604), della famiglia Canali, recitò al suo fianco, creando un nuovo personaggio della commedia dell’arte, che da lei prese appunto il nome di Isabella; donna colta e bellissima, lasciò la favola pastorale Mirtilla (1588), Rime (1601) lodate da T. Tasso, G. Chiabrera e G.B. Marino, e un’interessante raccolta di Lettere, pubblicata postuma nel 1607. Il figlio Giovan Battista (Firenze 1578 ca - Reggio nell’Emilia 1654) fu attore, col nome di Lelio, nella compagnia dei «Gelosi» e poi in quella dei «Fedeli» da lui diretta. Scrisse opere narrative, poemi e sonetti, azioni e drammi sacri (Adamo, 1613; La Maddalena lasciva e penitente, 1617, musicata da Monteverdi, S. Rossi e altri), ma soprattutto commedie in gran parte licenziose: si tratta, in sostanza, di trasposizioni scritte di composizioni a soggetto, dense di motivi accessori, nelle quali l’improvvisazione scenica doveva avere importanza determinante. Ricordiamo tra esse: Lo schiavetto (1612), Due commedie in commedia (1627), La Rosetta (1632). La prima moglie di Giovan Battista, Virginia Ramponi (Milano 1583 - Bologna? 1630 ca), fu attrice col nome di Florinda e interprete-cantante applauditissima dell’Arianna di Rinuccini e Monteverdi; in tal veste la esaltò Marino nell’Adone.