"Nome d'arte di Elena Seracini Vitiello, attrice italiana. Figlia d'arte (la madre era attrice di prosa), trascorre l'infanzia a Napoli dove debutta giovanissima in teatro in commedie dialettali e al cinema nel 1904 con La dea del mare di S. Di Giacomo. Trasferitasi a Roma, dopo un periodo di apprendistato, nel 1912 inizia la carriera di attrice prima per la Celio (Idillio tragico, 1912; Tramonto, 1913) di B. Negroni e successivamente alla Caesar Film. Raggiunta la maturità artistica, con una recitazione d'impronta naturalistica, epurata da una gestualità ridondante, dà vita a ruoli fortemente drammatici bilanciati da una velata sensualità e s'impone come la diva per eccellenza del cinema muto italiano in film patetici e sentimentali quali Assunta Spina (1915) di G. Serena, Fedora (1916) di G. De' Liguoro, Tosca (1918) di A. De Antoni e Serpe (1919) di R. Roberti. Nel 1921 si ritira, ritornando di tanto in tanto in fugaci apparizioni (è suor Desolata in Novecento - Atto I e II, 1976, di B. Bertolucci). Nel 1981 G. Mingozzi le dedica un documentario che ottiene una nomination all'Oscar. "