Compositore e violinista. Dopo gli studi a Verona, si trasferì a Bologna nel 1684, divenendo allievo di Perti e membro dell'Accademia filarmonica. Entrato nella cappella di S. Petronio nel 1686, passò a Vienna nel 1695, e nel 1698-99 fu attivo alla corte di Brandeburgo-Ansbach. Nel 1701 riprese il proprio posto in S. Petronio. Autore di numerose sonate, è tuttavia nell'ambito del concerto e della sinfonia (intesa come equivalente del concerto e per lo più concepita con strumenti obbligati) che T. occupa storicamente un posto di rilievo. La scuola barocca bolognese ha in lui un esponente di primo piano, al quale si deve una delle prime e decisive affermazioni del concerto tanto nella veste solistica quanto in quella del concerto grosso. Oltre a lasciare manoscritte una quarantina di sinfonie-concerti (notevoli quelle con una o più trombe obbligate), T. diede alle stampe le opp. 1 (Sonate a tre), 2 ( 12 Suites a tre), 3 (Sinfonie a due-quattro), 4 (12 Suites per violino e violoncello), 5 (Sinfonie a tre e Concerti a quattro), 6 (Concerti a quattro) e 7 (Capricci musicali a due, perduta). Di particolare importanza è la raccolta di 12 Concerti grossi con una Pastorale per il Sanctissimo Natale op. 8, edita pochi mesi dopo la morte dell'autore e costituita da 6 concerti grossi e 6 concerti per violino; in questi ultimi emergono qualità discorsive insolite per quei tempi, vivificate da una musicalità di eloquente chiarezza.