(Tokyo 1899-1987) scrittore giapponese. Tra i più importanti autori del Novecento giapponese, grande conoscitore delle letterature cinese e francese, si dedicò dapprima alla traduzione (Gide, Anatole France, Ramuz, Molière). Impegnato politicamente su posizioni marxiste e antimilitariste (La canzone di Marte, 1938, nt), dovette spesso fronteggiare il rigore della censura, ma non rinunciò alla sua libertà nella ricerca letteraria, linguistica e soprattutto spirituale. Nella sua vasta produzione letteraria, spesso improntata a toni simbolisti e surreali e caratterizzata da impianti narrativi complessi, anche sperimentali, si segnalano Gesù fra le macerie (1946, nt), racconto molto controverso che descrive con vivido realismo i terribili giorni del dopoguerra, paragonando con intento provocatorio un ragazzino orfano di guerra a Gesù; Il falco (1953, nt), opera marcatamente politica e critica nei confronti della società del tempo; La storia delle settembrine (1956, nt) e I demoni guerrieri (1958), di ambientazione mitologico-fantastica; Cronaca di un vento folle (1980, nt), grandioso affresco, summa della sua carriera letteraria. Autore anche di saggi e drammi teatrali, I. fu un intellettuale di spicco, cui si sono ispirati molti autori delle generazioni successive fra cui Abe Kobo e Oe Kenzaburo.