(Chaville, Parigi, 1897-1990) scrittore francese. Autore di una vastissima produzione in versi e in prosa, legò il suo nome ai principali movimenti dell’avanguardia novecentesca. Fu tra i fondatori della rivista «Littérature» (1919) e aderì al dadaismo di T. Tzara, la cui influenza è ben riconoscibile nei versi della Rosa dei venti (Rose des vents, 1920), mentre la contemporanea raccolta I campi magnetici (Les champs magnétiques, 1920), composta in collaborazione con A. Breton, costituisce il primo esperimento di scrittura automatica. Nel ’21 fu tra gli animatori del movimento surrealista, dal quale si staccò nel 1927, disapprovando l’adesione di Breton al partito comunista: del resto la sua poesia era rimasta svincolata dalle tematiche del gruppo, come dimostrano le raccolte Westwego (1922), Wang-Wang (1924) e Georgia (1926). Le opere posteriori sono caratterizzate da ritmi popolareggianti e da una più viva partecipazione agli eventi della storia: C’è un oceano (Il y a un océan, 1936); L’arma segreta (L’arme secrète, 1946); Odi (Odes, 1946); Canzoni del giorno e della notte (Chansons du jour et de la nuit, 1949); Senza frasi (Sans phrases, 1953).Tra il ’23 e il ’28 S. sperimentò anche una narrativa d’ispirazione surrealista che, in una prosa lirica estremamente tesa, evoca personaggi travolti dal sogno, dal vizio, dalla smania dell’avventura: Il buon apostolo (Le bon apôtre, 1923); Alla deriva (A la dérive, 1924); Puntate! (En joue, 1925); Il negro (Le nègre, 1927). Punto di arrivo di questa esperienza sono Le ultime notti di Parigi (Les dernières nuits de Paris, 1928), una specie di romanzo poliziesco che ha per protagonista la stessa Parigi, colta nei suoi aspetti quotidiani e insieme più allucinanti. S. ha inoltre scritto per il teatro e per il cinema e ha pubblicato numerosi saggi di critica letteraria e artistica: tra cui Profili perduti (Profils perdus, 1963) e L’amicizia (L’amitié, 1965). Notevole il libro autobiografico Il tempo degli assassini. Storia del detenuto n. 1934 (Le temps des assassins. Histoire du détenu n. 1934, 1945), dove S. rievoca l’arresto e la prigionia subiti a Tunisi nel ’43 a opera del governo di Vichy. Nel 1981 ha publicato le sue Memorie dell’oblio 1914-1980 (Mémoires de l’oubli 1914-1980).