Rocco Scotellaro è stato uno scrittore italiano. Dalla sua sofferta esperienza di militante socialista, impegnato a riscattare, anche con l’azione politica, la secolare degradazione del sottoproletariato rurale della Lucania, Scotellaro ricavò gli elementi costitutivi di un messaggio poetico (È fatto giorno, 1954, premio Viareggio; Margherite e rosolacci, 1941-1953, 1978) che esprime una genuina assimilazione dei moduli neorealistici, evidenziati nel saggio-inchiesta sui Contadini del sud (1954) e nell’abbozzo di romanzo L’uva puttanella (1955). Le opere, pubblicate postume, hanno generato contrastanti giudizi sul suo ruolo di attivista politico, di intellettuale contestatore e di suggestivo cantore di miti ancestrali della cultura contadina.
Ha scritto David Bidussa: «Scotellaro, attraverso la sua scrittura, non solo giornalistica o letteraria ma di indagine sul mondo contadino - il riferimento è a Contadini del sud che Laterza pubblica postumo nel 1954 - rappresenta un punto essenziale di quella riflessione pubblica che ripropone il Sud come tema di discussione nazionale.»
Illustrazione digitale di Asia Cipolloni, 2023