Scrittore, umorista, paroliere e autore teatrale italiano.
Umberto Simonetta nasce a Milano e cresce in Svizzera.
Suo padre, esule antifascista, faceva il rappresentante di commercio.
Negli anni cinquanta contribuisce alla stesura dei copioni di diversi spettacoli di rivista.
È autore di alcuni libri frai quali ricordiamo "Lo sbarbato", "Tirar mattina", "Il giovane normale", nei quali traccia un affresco vivido e credibile della Milano "minore" di quegli anni. ma Simonetta assurge a una certa notorietà in virtù della sua collaborazione con Giorgio Gaber, per il quale compone testi di canzoni celeberrime ("Trani a gogò", "La ballata del Cerutti" e "Il Riccardo"). I suoi libri e le sue canzoni si ispirano al sottobosco delle periferie milanesi, delle quali è infaticabile cantore.
Scrive anche le commedie "Arriva la rivoluzione e non ho niente da mettermi" e "Mi riunisco in assemblea", prendendo in giro il Sessantotto.
Dopo una parentesi televisiva, nel 1978 prende la direzione del Teatro Milanese e produce ed è regista di commedie: "Mi voleva Strehler" (1978); "C'era un sacco di gente soprattutto giovani" (1979); "Italiani si muore" (1979); "L'Adalgisa", tratto dall'omonimo romanzo di Gadda (1980); "Il figlio sorridente" (1981); "Caro Tognoli" (1982).
Negli anni novanta collabora in veste di critico a Il Giornale.
Sposato con l'attrice Livia Cerini, è il padre adottivo dell'attore e doppiatore Luca Sandri.