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liceo classico

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TITOLO: Il liceo classico; AUTORE: Adolfo Scotto di Luzio; EDITORE: il Mulino; COLLANA: L'identità italiana 15; ; ; 1999; ; CONDIZIONI: bross. edit. ill. - prima edizione; ; OTTIME CONDIZIONI

Immagini:

Il liceo classico

Dettagli

1999
184 p.
9788815071668

Voce della critica


scheda di Armellini, G. L'Indice del 1999, n. 11

Il libro fa parte della collana "L’identità italiana", diretta da Ernesto Galli della Loggia, che si propone di "raccontare in che modo gli italiani sono diventati quello che oggi sono attraverso la loro storia". Il liceo classico si trova così accostato ad altre istituzioni nazionali più o meno canoniche: dall’Altare della Patria a Carosello, da Coppi e Bartali all’Autostrada del Sole. In coerenza con queste premesse, l’autore percorre la storia della scuola classica dall’epoca napoleonica ai giorni nostri, concentrando la sua attenzione sugli anni che vanno dalla proclamazione del regno d’Italia al secondo dopoguerra, periodo nel quale il modello culturale e pedagogico del liceo ha avuto un peso risolutivo nella formazione delle classi dirigenti e dei ceti medi del nostro paese, segnandone profondamente la mentalità e le scelte. Dal punto di vista istituzionale le tappe cruciali sono individuate nelle riforme Casati e Gentile, di cui l’autore descrive le caratteristiche, le finalità e gli sviluppi; ma la storia dei mutamenti strutturali del liceo classico è costantemente messa in connessione con le situazioni sociali e culturali, e con frequenti zoom su figure e storie individuali, evocate attraverso una grande ricchezza di testimonianze e citazioni letterarie (da Aristide Gabelli a Giovanni Ruffini, da Gadda a Meneghello). Ne scaturisce un’intricata tessitura narrativa, che costituisce insieme il limite e il pregio del volume. La frequenza dei flash-back, delle ellissi, delle digressioni, conferisce al testo un andamento zigzagante, che non aiuta il lettore nell’individuare le linee portanti della trattazione. D’altra parte ciò che rende utile e a tratti appassionante la lettura è proprio la ricchezza di accostamenti e di spunti: l’intreccio sempre rinnovato tra le questioni linguistiche, estetiche, letterarie e i conflitti ideali e sociali; i significati assunti dalla lettura dei classici nell’immaginario di diverse generazioni di giovani, di volta in volta giacobini, liberali, interventisti, fascisti, partigiani; l’ascesa e la decadenza della figura del Professore come maestro di integrità culturale, politica e morale; la sottolineatura del carattere eminentemente maschile dell’istituzione liceale e le circostanze della prima comparsa delle donne tra i banchi e in cattedra. E così via. Il lettore attento ai problemi attuali della scuola si congeda dal libro rafforzato nella convinzione che la visione totalizzante del mondo classico e la concezione elitaria del sapere su cui si fondò l’impianto del liceo classico appartengono a una fase storica definitivamente chiusa. Ciò non impedisce di apprezzare la qualità dell’impegno intellettuale che ne accompagnò lo sviluppo, specie se la si confronta con la povertà etica e culturale delle riforme in corso.

Guido Armellini

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Conosci l'autore

Adolfo Scotto di Luzio è professore di Storia della pedagogia all'Università di Bergamo. Si è occupato a lungo e si occupa tuttora di temi relativi alla storia della cultura in Italia tra Otto e Novecento, con particolare attenzione all'epoca fascista e alla storia della scuola e dell'educazione. Per Einaudi, ha collaborato al volume La Lombardia della serie Le Regioni. Dall'Unità ad oggi, al Dizionario del Fascismo diretto da Sergio Luzzatto e Victoria de Grazia e all'Atlante storico della letteratura italiana. Con il Mulino, ha pubblicato L'appropriazione imperfetta. Editori, biblioteche e libri per ragazzi durante il fascismo (1996), il Liceo classico (1999), La scuola degli italiani (2007), Senza educazione. I rischi della scuola 2.0 (2015). Per Bruno Mondadori...

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