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Lidia è in piena adolescenza con tutti i problemi dell'adolescenza. Quindici anni, quasi in prima liceo scientifico, ha subito una grande delusione: Luca che a lei piaceva tanto le è stato rubato dalla sua amica del cuore! L'inizio della scuola è però positivo, Lidia fa amicizia con alcuni coetanei e soprattutto con Danila, che è molto diversa da lei ma con cui si trova tanto bene. È il primo compito di matematica ad aprire un nuovo motivo di crisi: è disastroso e sua madre per cercare di arginare i danni di una grave insufficienza, le annuncia che dovrà prendere lezioni di matematica. Lidia ha conosciuto Oscar per caso, cadendo sul marciapiede vicino alla sua casa. Oscar l'ha incuriosita, è un calzolaio che ama la matematica. Lidia decide così di farsi aiutare da lui e nonostante i dubbi, la mamma accetta la sua scelta. Il calzolaio saprà comunicare a Lidia tutto il suo amore per la matematica e le racconterà storie che incuriosiscono e appassionano anche il lettore. Un nuovo ragazzo è vicino a Lidia, nonostante lei non se ne accorga all'inizio, si chiama con un nome affascinante: Leonardo, come uno dei più grandi matematici di tutti i tempi. Nella lettura mi ha affascinato conoscere in modo un poco più approfondito certe storie matematiche che si rivelano anche poetiche e anche la passione di Lidia per l'arte contemporanea. Questo libro fa capire che le cose anche se difficili, se conosciute possono comunque regalarci piacere ampliando il nostro orizzonte. Mi piace quando Lidia racconta di Pollock "che creava grandi quadri lasciando sgocciolare i colori sulle tele distese sul pavimento" perché evoca attraverso poche parole immagini pittoriche e di un ambiente passato. O quando l'autrice ci racconta di Weierstrass: "è vero che un matematico che non abbia qualcosa del poeta, non sarà mai un perfetto matematico" aprendo la mente ad associazioni nuove e feconde. Un libro che consiglio ai più giovani, ma anche agli adulti.
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