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La rivista Limes punta l'obiettivo su un tema di politica estera sottaciuto dai media: le roventi acque dell'oceano Indo-Pacifico. È qui che la potenza americana concentra i suoi sforzi per soffocare le ambizioni della repubblica popolare cinese di dominare il globo. Come ogni grande impero della storia ha dimostrato, la terra si domina solo dal mare. Ed è impedendo alla Cina di uscire di casa, controllando tutti gli stretti ed i mari del Mediterraneo Pacifico, in prima persona e attraverso gli alleati dell'Asean, che l'America intende impedire alla Cina di lanciarsi in mare per diventare domani una potenza marittima e scaricare verso l'esterno i conflitti e gli squilibri che da sempre la tarmano. Non manca un ampia parte dedicata al Belpaese, che nel prossimo futuro potrebbe essere trascinata dai suoi vincoli Nato fino a Singapore per contribuire alla repressione del dragone cinese, fino a ieri idolatrato come nuovo e succulento partner commerciale.
Sin dai tempi dei miei studi universitari, risalenti a molti anni fa, mi sono appassionato all'approfondimento delle tematiche inerenti la politica e le relazioni internazionali sotto l'alto magistero dei professori Paolo Calzini e Carlo Maria Santoro che, seppur portatori di due visioni ontologicamente differenti, se non addirittura divergenti, circa la natura e l'interpretazione dei rapporti internazionali, rimangono, in virtù dell'alto valore scientifico e culturale dei loro contributi, fra i più validi studiosi della materia. Si comprende quindi facilmente come la comparsa nelle edicole e librerie italiane, nell'ormai lontano 1993, della rivista di geopolitica "Limes" abbia rappresentato per me una felice novità editoriale. Il volume di questo mese è dedicato al quadrante del Sud-Est asiatico che viene analizzato in una serie di brevi saggi ripartiti in tre sezioni dedicate, all'esame, rispettivamente: 1. delle strategie di penetrazione e consolidamento adottate dalle potenze con aspirazioni egemoniche sull'area o porzioni di essa (Stati Uniti, Cina, ma anche Russia, India e Giappone); 2. della competizione per il controllo giuridico, militare ed economico degli stretti (Malacca, Sonda, Lombok, Formosa, Tsushima, etc.) che mettono in connessione i mari costieri come il Mar Giallo, quello del Giappone o quello Cinese Meridionale con le distese oceaniche del Pacifico; 3. della storia e dell'attività dell'Asean e dei paesi ad esso aderenti, stretti fra una collocazione nell'estero vicino cinese e un'affiliazione geostrategica inclinante verso l'America. Influenzato anche in questo caso dalla lezione della compianta professoressa Enrica Collotti Pischel, la mia preferenza va a quest'ultima parte, valorizzata dal contributo di valenti analisti, non ultimo quello dell'ex Presidente del Consiglio ed attuale Preside del PSIA presso l'Istituto di Sciences Po di Parigi Enrico Letta, qui nelle vesti di Presidente dell'Associazione Italia-Asean.
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