L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
I versi di “Luce d'aurora" posseggono come in piccolo petto un amore metafisico, “ fragile e puro mentre si sfoglia il secolo". Mai nessun “orbiterà nelle fiamme dei tuoi occhi/ mentre a me ammiccano cortesi". In quegli occhi c’è il fuoco divino che accende la sacra notte. Questi versi sono molto di più di un canto d'amore. È la visione che accende, intaglia in occhi umani un desiderio di indistinta bellezza. In quelle iridi metafisiche la morte è nulla più, è l'ala sulla soglia che accende “ un mulino di stelle". La donna amata diventa una ossessione, come i granai ventosi di Daniel Arnaut. Ma il suo vero amore è la poesia, che lui canta come vento di sangue e di occhi. È un canto onirico, fiorito, scolpito che ammicca cortese sul fogliame intarsiato, suo vero corpo d'amore. La lingua crea colori di una primavera che trova sempre nuove partiture, fughe che ritornano per cesellare la morte nella stanza della luce. La parola si fa carne, bocca, miele, sembra accarezzare i capelli dorati della sua donna metafisica, di colei che possiede il sorriso di luna. La splendida Madonna luna tanto amata da Giacomo Leopardi. Qui la teologia negativa tiene il suo viso di poeta in luce calda. Ed ecco che nel suo anello fioriscono foglie azzurre dove trema solo “il suo verbo e l'inferno”. Disegna il mistero con mano diafana, sottile, invisibile. La sua donna è il cartiglio senza note, è la pianta che accende l'orizzonte, la porta profonda e invisibile. È il chiavistello arcano che possiede il segreto.
La poesia di Marco Galvagni è un cantico emozionale, in cui l’introspezione e le parole si materializzano in immagini visive. E’ tutto un inno all’amore quello che il poeta ci propone nella nuova silloge “Luce d’aurora”, un amore che si apre immediato e potente in slanci del cuore e deflagrazioni dell’anima. Il suo, quindi, è un canto in cui le idee diventano musica dei pensieri, un canto che scandisce i passi d’una storia d’amore. Una vena talvolta onirica, talvolta quasi fiabesca, percorre l’intera silloge e si aggruma in potenti figurazioni: sapienza di passaggi, di definizioni, di immagini, di stati d’animo, che lasciano il lettore sempre coinvolto in vibrazioni commosse, vissute con partecipata emozione. Il poeta sa trasportarci emotivamente nel suo sentire fino a farci udire il palpito del cuore, le vibrazioni dei sensi, il trasporto emotivo, l’intensità di un amore fatto di essenza e di calore, d’intesa e di passione. Marco Galvagni ha colto perfettamente quello che la poesia deve dare: incanto e messaggio emozionale. La sua eccezionale abilità semantica dà la certezza di trovarci di fronte a una scrittura ricca di naturale e viva immediatezza, come se le parole sgorgassero improvvise, spontanee e l’autore le accogliesse, le accettasse, per consegnarle alla pagina; le figure retoriche rendono l’immaginazione tangibile e chiara alla riflessione del lettore; le metafore colorano e disegnano i versi che prendono forma, musica e respiro, dando corpo al pensiero più recondito e profondo. Particolare l’inserimento degli elementi della natura, che diventano quasi improvvisate “alcove d’amore” sotto un cielo spettatore silenzioso. Indubbiamente una voce, quella di Marco Galvagni, piacevole e musicale, descrittiva e sensuale; un poeta che sa rendere caleidoscopio di immagini i propri pensieri e le proprie riflessioni, regalando a chi s’appresta alla lettura delle sue liriche la bellezza dell’amore d’amare, da vivere, da esaltare! Silloge vivamente consigliata.
“Luce d’aurora” contiene liriche sull’amore, cantato da Galvagni in modo mai banale: il poeta ci incanta con un caleidoscopio di emozioni che si compongono e scompongono in una sorta di visione onirica seppure legata ad elementi di concretezza, primi tra tutti quelli della natura,a cui attinge a piene mani, rivendicando attraverso di essi, la passionalità ed l’impeto amoroso verso l’amata. L’eleganza formale e il riferimento agli aspetti materiali della natura e della donna trovano una sorta di sublimazione e rarefazione che rendono ogni lirica un gioiello prezioso,cesellato con dovizia di figure di significato e di suono. Basta leggere pochi versi per rendersene conto: Sei una goccia di luce/caduta dal cuore dell’universo/con intensi bagliori di stelle,/…terra di papaveri e baci (la spada di ossidiana pag 58) La donna diventa una sorta di divinità panica, presente in ogni aspetto della natura: per questo, per la sensualità e per la ricercatezza dell’espressione, ci ricorda D’Annunzio. Nello stesso tempo essa si muove in un’atmosfera di indefinitezza dell’aspetto fisico tanto da sembrare quasi un’entità divina : dunque incarna tutte le qualità fisiche e morali che una donna può possedere, celebrata con la levigatezza dell’espressione e con suo obnubilarsi nella natura. Galvagni canta la donna,l’amore e la natura più che limitarsi a celebrare l’amore in senso stretto. Tutto sprigiona vitalità, in una specie di immedesimazione nei colori,forme e odori della natura e,con il suo ardore apollineo, è un innamorato in cui la vita pulsa in lui con la pienezza del suo richiamo.L’amata è luce d’aurora in quanto artefice della rinascita alla vita e dell’atto creativo della parola poetica. Lasciato da parte il ritegno, il poeta celebra con dovizia la sua passione amorosa e i componimenti di questa silloge sono da leggere tutti per assaporarvi la fusione di sfere sensoriali dove vista,tatto, udito,gusto,olfatto si confondono nel rito d’amore. Gabriella Paci
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore