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Sono stato spinto ad acquistare questo romanzo per diverse ragioni: le recensioni, la biografia dell'autrice che mi ha interessato subito, e ovviamente il titolo molto accattivante (oltre alla ottima qualità delle edizioni Alcatraz). Non sono riuscito a provare simpatia o empatia per la protagonista del libro, ho sperato in un lieto fine nel finale ma niente. La descrizione dei quartieri londinesi, dei bassifondi, della vita delle donne e degli operai, sempre citati dall'autrice, nonché l'ipocrisia delle femministe che deridono le masse operaie, il male del fascismo e delle guerre, in cui tutto ciò si svolge il romanzo, è da ammirare, e fa bene l'autrice a provocare riflessioni e sconvolgimenti quando si interroga sull'educazione dei bambini, sulla cira dell'ambiente, sulla libertà sessuale, sul femminismo, ecc. Peccato per la vicenda personale della protagonista su cui si basa il romanzo. Purtroppo le mie aspettative sono state deluse come non avrei immaginato. 3 stelle anziché 2 per lo stile dell'autrice e i suoi ideali (che condivido) che vengono accennati sovente nel testo.
A prescindere dall'indiscyssa tecnica dell'autrice vorrei sottolineare l'allineamento della storia con un certo pensiero che. vuole l'osmosi tra atteggiamenti filosatanici(permettetemi) e la libertà nonché la conoscenza. Ben diversa è la realtà dei tempi odierni lo dimostrano. Non ci lasciamo trascinare da accattivanti atmosfere o romantici paesaggi. Il male è male. Non può qui mancare la famosa citazione di Baudelaire " il più grande inganno del diavolo è convincerci che non esiste".
Davvero un piccolo gioiello! Contentissima che abbia preso parte della mia libreria!
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