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«L’acuta analisi di Zagrebelsky non ha timore di confrontarsi con dilemmi e incertezze legate alla difficile arte del maestro» Enzo Bianchi
Indice
Atto di contrizione
I. Maestri
Alto
Via i maestri!
Immagini
Magister
Minister
Maestri in ogni e in nessun luogo
Maestri civili
II. Dilemmi e incertezze
Didàskaloi
Istruire o educare
Critica e dogmatica
Gerusalemme e Atene
Il dubbio
Nausea del conoscere
Conoscere, comprendere e giustificare
Comprendere, conoscere, giustificare
Tre tipi di insegnamento
Alternative e responsabilità
III. Maestri e discepoli
Exousìa
Anima politica
Con quale autorità?
Come si formano e si sformano i maestri…
…e gli allievi
Confidenza e intimità
Antidoto
IV. Tempi difficili
Oggi
Democrazia senza valore
Il banchetto dei più
Riscoprire maestri
Vedere nuove le cose
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Al giorno d’oggi la figura del maestro non esiste più, o meglio, è stata sostituita da quella dell’influencer, nuovo idolo contemporaneo. L’insegnamento trasmesso in precedenza dal maestro all’allievo era basato su un rapporto duraturo e profondo, e ora? Semplicemente si preferisce la temporaneità, la superficialità, le esperienze effimere. Anche la competizione ha assunto una nuova forma, secondo Zagrebelsky: “La competizione non è affatto esclusa, ma è una competizione per l’omologazione che tiene sulla corda. Il più bravo è quello che più si immedesima nella tendenza del momento, non quello che più se ne distingue.” Visione pessimistica o realistica? Un piccolo volume che, seppur a tratti può risultare di difficile lettura, tratta tematiche su cui non ci si sofferma mai, forse perché si è fin troppo immersi in questa società, e quindi si tende a perdere il fine e la sostanza delle cose, guardando invece maggiormente alla loro forma.
Ingredienti: la rivalutazione di una categoria oggi poco di moda, i tanti conflitti nel processo dell’insegnamento (pensiero o azione? Istruzione o educazione? Spirito critico o dogmatico? Comprensione o conoscenza?), il valore della cultura come bene da trasmettere di generazione in generazione, il rapporto sempre complesso tra maestri ed allievi. Consigliato: ai seguaci del culto della “religione civile”, a chi vuol farsi guidare da un ottimo maestro nel sentiero della conoscenza.
Al centro di “Mai più senza maestri” c'è il ruolo nella società moderna della figura dei maestri. Punti di riferimento sempre più rari, soprattutto nell’epoca dei social network e degli influencer. Nelle pagine del libro di Zagrebelsky si legge un assoluto bisogno per la nostra società di trovare maestri che possano guidarla nei momenti di difficoltà e di scelta. Una riflessione davvero fondamentale per il nostro futuro comune.
Recensioni
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