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Una storia bellissima, divertente e piena di sorprese. Soprattutto il protagonista, Nicola, che non vuole essere simpatico a tutti i costi, anzi, all'inizio è un po' antipatico e sbruffone. Poi però tutto finisce bene e c'è un finale a sorpesa. Davvero una bella storia di Natale.
Recensioni
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In un periodo in cui si fa di tutto per vendere agli adulti libri per ragazzi, in occasione del Natale, le edizioni e/o, cariche di buoni sentimenti, metteranno nelle mani dei ragazzi un libro che svela una verità troppo dura da accettare, perfino per un adulto. «Perché non mi hai mai detto che Babbo Natale non esiste?». «Perché non l'ho mai pensato» le ho risposto. Mi ha guardato con un'aria interrogativa. «Io sono convinto che Babbo Natale esista» ho aggiunto. «Nic» mi ha detto molto seria, «quello non era Babbo Natale, quello era zio Bart. Me ne sono accorta». Non è affatto scema la ragazza. «No!» ho ammesso, «quello non era Babbo Natale, ma zio Bart. Il fatto è che ». «Non mi venire a dire che zio Bart è stato nominato aiutante ufficiale di Babbo Natale!». «No, Ranocchietta, non te lo dirò». Lunga pausa di Terry. Evidentemente si aspettava una qualche ulteriore spiegazione. «E allora?». «E allora» ho detto, «la verità è che Babbo Natale esiste, ma è molto tempo che non si fa più vedere in giro». Ecco fatto. Le avevo detto la verità, o almeno quello che io pensavo fosse la verità. E comunque, lei non sembrava esserne molto soddisfatta. Aveva smesso di piangere, questo sì. «Be'» ha detto lei dopo un po', «se è così lo dobbiamo trovare e gli dobbiamo dire di tornare». Merda merda e merda. Non so se è chiaro in che diavolo di pasticcio mi ero andato a mettere. Una maledetta storia di Natale, è in tutto e per tutto un classico racconto di Natale. L'omaggio a Dickens è diretto ed esplicito sin dal titolo. Ma nello stesso tempo è un racconto di Natale sovversivo, sarcastico e politicamente scorretto, senza che il bene venga fuori a ogni pagina e in cui tutto è esattamente l'opposto di come ci si potrebbe aspettare. Il protagonista non è un bambino povero, sfortunato e terribilmente buono, ma uno spocchioso e impertinente ragazzino estremamente critico del mondo superficiale e consumistico che lo circonda. L'ambiente non è quello dei buoni sentimenti natalizi, ma un mondo ovattato nell'ipocrisia del benessere. E soprattutto Babbo Natale non è ciccione, non ha un vestito rosso con i risvolti di pelliccia bianca, non ha la barba e non vive al Polo Nord! Un libro che, senza mezze misure, dice la verità su Babbo Natale, sul perché è molto tempo che non si fa più vedere in giro e su come, all'inizio del secolo scorso, la Coca-Cola gli abbia fatto quel ridicolo vestito rosso. La verità è che Babbo Natale, è ciò che oggi si direbbe un no-global.
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