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scheda di Caprettini, G. P. L'Indice del 2000, n. 05
Qualsiasi volume si proponga di trattare in termini generali la comunicazione non pu• non affrontare la prospettiva semiotica. Il che non Š per nulla un difetto, se consideriamo scontato l'intreccio tra la comunicazione e la disciplina che studia la vita dei segni e le produzioni testuali. Il libro ideato e curato da Stefano Gensini con la collaborazione di Felice Cimatti ha come premessa i principi linguistico-filosofici della semiotica (lucidamente esposti da Massimo Prampolini) e in particolare l'attuale dibattito intorno ai problemi inerenti l'origine dei sistemi di segni, a partire dalle basi naturali che in parte condividiamo con altre specie viventi e che l'uomo ha via via rielaborato nelle dimensioni filogenetica e ontogenetica. Il volume Š ben congegnato, limpido nell'impostazione teorica, ed Š affidato a una quindicina di studiosi ed esperti ottimamente coordinati in modo da dar vita a un'opera sicuramente utile come introduzione allo studio della comunicazione; sia nelle varie forme espressive (il settore dell'immagine, ad esempio, Š affidato ad Ave Appiano, che analizza il progetto visivo alla luce del raccordo tra Gestalt e semiotica generativa; quello informatico ad Annibale Elia, uno dei massimi esperti di dizionari elettronici), sia nei vari settori professionali. Gensini rimette al centro della semiotica la testualit…, e questo ci fa tirare un sospiro di sollievo. Non perch‚ riteniamo che la carica creativa derivante dai processi di comunicazione debba rimanere estranea alla semiotica (si tratta della "semantica", come la denominava Benveniste), ma perch‚ non vorremmo vedere polverizzati i retaggi, diciamo, di Saussure, Hjelmslev, Prieto, Peirce, Greimas - per dirli in disordine - entro un quadro interpretativo difficile da gestire, lontano dall'effettiva circolazione sociale e affidato invece all'estro di qualche comunicatore pi— o meno abile. Di conseguenza, se il testo Š il punto di partenza - e la comunicazione Š la sede di un esercizio responsabile -, ecco brillare le pagine di Daniele Gambarara, che ci riporta alle categorie fondamentali, come a quel processo che va dalla rilevanza degli indizi all'intenzione di far sapere e trasmettere cultura mediante segni. La consapevolezza non Š, come insegnava Lotman, un processo soltanto individuale, ma culturale, e quindi salutare Š il richiamo alla traducibilit… fra testi ma soprattutto fra codici svolto da Susan Petrilli.
Gian Paolo Caprettini
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