Marilyn Monroe e Arthur Miller

Arthur Miller e' stato sposato, si puo' dire, gran parte della sua vita. 14 anni con la sua prima moglie Mary Grace Slattery, critico letterario e politologa e oltre 40 anni con Inge Morath, fotografa.Tra i due matrimoni, quello con Marilyn Monoroe che ebbe vita dal 29 giugno 1956 all' 11 novembre del 1961.Unione che, indipendentemente dalla durata delle altre due unioni, lo leghera' per sempre all' immaginario collettivo come il marito intellettuale della Diva.Molti si chiesero quali dati o interessi avessero in comune i due personaggi e, nonostnte vi si siano scatenati per decenni i piu' fantasiosi o informati giornalisti ed opinionisti il mistero e' rimasto tale.E' noto che il piu' grande drammaturgo del novecento non ha mai commentato il suo matrimonio piu' celebre con nessuno se non nella sua opera "Dopo la caduta" e, concedendo al solo Biagi un domanda sull' argomento alla quale rispose: "Marilyn e' stata una grande gioia e poi un grande dolore".Negli anni '70 venne in Italia per la messa in scena di "Uno sguardo dal ponte" nella famosa interpretazione di Raf Vallone e, da dietro la porta del suo camerino al teatro, Eliseo mi pare, fece mettere il seguente biglietto: "Il Signor Miller non risponde alle domande sul suo matrimonio con la Monroe".Ben consapevole di quanto i cronisti italiani fossero interessati al gossip hollywodiano a descapito dell' opera teatrale che si andava a rappresentare.Tutto quindi rimane nel mistero, nonostante le tante, tante biografie.E il tutto, forse proprio per questo si veste di un fascino irresistibile.Della celeberrima coppia, tra le migliaia, c'e' una foto nella quale lei, vestita di nero, bella come solo la Monroe lo e' mai stata, con la sua pelle di luna e gli occhi bistrati che guardano fissi nell' obiettivo come a bucarne lo schermo e lui, con pantaloni a coste di velluto lucido,giacca sgualcita e occhiali da intellettuale degli anni cinquanta, insieme, e divisi da un canyon di tante diversita', si allontanano nella notte, lasciandoci nel dubbio di cosa siano mai stati.