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Libro finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022 nella categoria Migliore libro d'esordio
Finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022. Categoria 11+
Le cronache dell'acero e del ciliegio formano una tetralogia ambientata nel Giappone del XVII secolo. Seguiamo due eroi, Ichirō, giovane samurai dal favoloso destino, e la misteriosa Hiinahime, una sconosciuta che si nasconde dietro una maschera del Nō.
«Un romanzo che colpisce dritto al cuore, affilato come la spada di un samurai, che sa lasciarci una sensazione magica e impalpabile e che sa farci sentire orfani di sogni appena terminata l'ultima pagina.» – Sabrina Bordignon per Maremosso
Nei primi due volumi l'io narrante è Ichirō, negli altri due toccherà all'eroina Hiinahime raccontare la vicenda. Il primo tomo, intitolato La maschera del Nō, ripercorre la vita di Ichirō dall'infanzia all'adolescenza. Abbandonato, Ichirō viene cresciuto come un figlio da un ignoto samurai che gli insegna la via della spada. Il ragazzo vivrà un'esistenza solitaria tra le montagne, nel cuore di una natura selvaggia e al ritmo delle stagioni, tra momenti di beatitudine e spensieratezza e un apprendistato che richiede costanza e coraggio. Ma in una tragica notte, la vita di Ichirō viene sconvolta dall'attacco di loschi samurai. Il destino lo porterà allora a Edo (l'antica Tokyo), dove inizierà a esibirsi nei teatri kabuki; lì stringerà le prime amicizie e incontrerà Hiinahime, la sconosciuta con la maschera del Nō.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nel complesso un buon libro per la descrizione del periodo storico e del teatro Kabuki e come introduzione della serie, ma ho trovato un po' noiose le prime 150 pagine circa. Capisco che l'autrice si sia presa il sui tempo per narrare l'infanzia del protagonista, ma sia quel periodo, sia l'inizio della sua vita a Edo sono stati difficili da leggere. La storia si riprende quando finalmente Ichirō incontra delle persone con cui inizia a interagire. Gli ultimi capitoli sono i migliori, poiché molto più frenetici. Inaspettato il colpo di scena riguardo Hiinahime. Continuerò la serie, sperando che gli altri libri siano fin dall'inizio più coinvolgenti.
La scrittura descrittiva che riesce a far vivere ambienti e atmosfere e alcuni personaggi secondari ben tratteggiati sono i pregi maggiori di questo libro. Ho apprezzato meno lo svolgersi dell'intreccio e l'evoluzione del protagonista. Lettura comunque gradevole pur non restando memorabile.
L'autrice è sicuramente esperta delle tematiche di cui parla, il Giappone è casa sua e lo sa ben descrivere. Ma la trama è estremamente sofferente. Le prime 160 pagine raccontano di un povero Ichiro che fa a botte/si ammala, sviene e si risveglia in una casa/luogo a caso, con qualcuno sempre a caso che se ne prende cura e da cui puntualmente scappa. È meraviglioso il rapporto con Oba, l'unica parte dove mi sono emozionata, e anche da parte del Maestro c'è stata una bella evoluzione nel suo rapporto con Ichirō; l'autrice ha però obbligatoriamente sacrificato questi personaggi per essere funzionali alla trama: la vendetta di Ichirō per la morte del suo Maestro. Appena arriva a Edo la situazione si sveglia (siamo a metà libro) ma sembrano accadere le stesse cose della prima parte, solo sui tetti/case/prigione. Ichirō sembra un foglio di carta in mezzo a una tempesta, non fa ricerche sulla suo ciondolo a forma di foglia di acero, non cerca di inserirsi nel mondo (pensa che tutti sappiano chi è) ma rimane in disparte a subìrlo e ad attendere che qualcosa di diverso gli accada. Anche l'incontro con Hiinahime, una Maschera di Ferro in stile giapponese e che reputo il personaggio più interessante di tutta la storia, non lascia propriamente sconvolti, né aggiunge qualcosa alla storia del protagonista. Neanche col "colpo di scena". È interessante che un romanzo affronti il tema del teatro giapponese e di come veniva visto dalla società il passaggio da uno all'altro, ma purtroppo l'ho percepito come uno sciorinare di nozioni utilissime ed interessanti, ma che potevo leggere su Wikipedia. Anche la storia di Ichirō, che vuole smuovere le emozioni e le pene di questo povero ragazzino, risultano ridondanti e fuori luogo. Evoluzione del personaggio non ce n'è se non per questione di età. Bimbo saggio era, ragazzo saggio è rimasto. Salvo 40 pagine.
Recensioni
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