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La Maschera Neutra mi ha emozionato, mi ha fatto pensare, mi ha fatto vibrare alcune mie corde, mi ha anche insegnato cose che non sapevo: insomma, per quanto mi riguarda è stato un buon libro. Mi ha davvero impressionato la profondità di introspezione e la capacità di descrivere quello che l'autrice vede dentro se stessa o in generale dentro l'anima delle persone. Scrive benissimo, ma qui non è solo un fatto di bella scrittura: è piuttosto la capacità di correre dietro un'emozione o una sensazione e di raccontarla quasi girandole intorno, esaminandola da tutti i lati, sopra e sotto, sempre usando parole appropriate, precise ed evocative. Al punto che non sembra quasi esserci confine tra il dentro e il fuori dei suoi personaggi: un' emozione parte da dentro e continua fuori, nei comportamenti, e poi ritorna dentro con grande naturalezza, come se il personaggio fosse senza pelle. Vorrei però fare un paio di osservazioni critiche. Il libro è qualcosa di più di una raccolta di racconti, ma forse qualcosa meno di un romanzo. Tranne che in alcuni passaggi (per esempio, la descrizione del contesto milanese con la gente alienata che corre chissà dove, che però se devo essere sincero mi è sembrata un po' di maniera), il mondo in cui si muovono i personaggi non si allontana molto dallo stretto perimetro dei personaggi stessi. Il racconto va in continuazione da dentro i personaggi a fuori e da fuori a dentro, come ho osservato prima, ma il fuori (il contesto di tempo e luogo in cui si svolge la storia) non si allontana mai molto dall'intorno dei personaggi stessi. La seconda osservazione è piuttosto un'indicazione per future storie: sarebbe bello allargare il contesto della storia, il mondo in cui si svolge, non solo per dare più verità alla storia stessa, ma soprattutto per esplorare a fondo quella che è una delle questioni cruciali del nostro tempo: il rapporto profondo e multiforme che esiste tra follia individuale e follia collettiva.
E' un libro che mi è piaciuto tantissimo. L'ho letto d'un fiato, immergendomi completamente nelle storie di Massimo e dei suoi pazienti. Ogni racconto è un mondo diverso che ti rende partecipe delle sfumature dell'animo umano. E' un soffio, delicato e toccante. Una piccola perla da leggere assolutamente.
Un bel libro, scritto bene. Temi difficili ma affrontati con grande sensibilità. E' facile affezionarsi ai personaggi, soffrire per i loro dolori, gioire per le loro piccole vittorie. E' un libro che insegna, quasi un percorso da fare insieme ai personaggi verso la consapevolezza e la capacità di sapersi guardare dentro. Lo consiglio a tutti.
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