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Confermando quanto scritto dall'amico che ha inviato la precedente recensione, chiedo alla Redazione di correggere il nome dell'autore, che è TOMA' e NON Tomè. Il libro è purtroppo esaurito, e non so se verrà ristampato, è un bellissimo volume con molte fotografie e i ricordi personali di Sauro Tomà, tuttora in vita, che pur non essendo titolare fisso, giocò molte partite nel Grande Torino, e fornisce ritratti puntuali e commoventi degli sventurati ragazzi che morirono tutti insieme nella tragedia di Superga, tragedia a cui lo stesso Tomà scampò perchè convalescente dopo un infortunio. Libro che nessun tifoso granata dovrebbe mancare di leggere e possedere, ma interessante anche per chi non ama il calcio, ma vuole conoscere un fatto che all'epoca scosse l'Italia e che mai è stato dimenticato.
Innanzitutto l'autore è Toma' e non Tome'. A parte questo si tratta di un gran libro su quella meravigliosa e sfortunata squadra che è stata il grande Torino, scomparso a Superga. Toma' era uno dei giocatori ella squadra, l'unico che non andò a Lisbona perchè era fermo per un grave problema al ginocchio. Nelle pagine di questo libro rivivono anche con molte foto i grandi protagonisti, da Bacigalupo a Mazzola, passando per tutti gli altri: 10 undicesimi del Torino furono schierati dall'allenatore italiano Pozzo in occasione di una partita dell'Italia contro l'Ungheria: e l'undicesimo era stato scelto il portiere ella Juve, perchè si giocava a Torino. Mio padre, torinese di nascita e di fede calcistica, mi ha trasmesso la leggenda del grande Torino: pensare che ha sposato mia mamma proprio il giorno del funerale della squadra.
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