Memoria. Vagabondaggi cognitivi

Il tema della memoria, l'affascinante labirinto del ricordare e del dimenticare, si presta particolarmente bene alle ricerche interdisciplinari. Lo dimostra questo volume, che raccoglie interventi di storia, filosofia, letteratura, neurobiologia e medicina, tutti dedicati alla "memoria cancellata e mai spenta, alla memoria appassionata come coinvolgimento di conoscenza razionale ed emozione estetica". Ci vengono presentate occasioni di "com-memorazione" collettiva e al tempo stesso "dimenticanze" culturali che fanno scomparire simboli ed esperienze del passato, poiché la continuità e la discontinuità del ricordo formano l'essenza della storia. Si esaminano pratiche di censura e autocensura nell'Europa moderna, dai "processi di conversione" come cerimoniali di "annullamento del passato" durante il Rinascimento, fino alla rimozione della parola biblica nei divieti della Controriforma. E si rileggono poi alcune pagine letterarie (dalla Divina Commedia a I Sommersi e i salvati), all'ombra dell'arte della memoria: la grande costruzione dantesca, come sistema per memorizzare virtù e vizi disponendoli in una scenografia spaziale, corrisponde così al lavoro di Primo Levi che raccoglie le tessere disperse del ricordo ricostruendo l'esperienza del Lager. Il funzionamento della memoria, anche nelle sue radici fisiologiche, è per molti aspetti ancora sconosciuto: dalla Lettre sur les aveugles di Diderot, fino ai recenti studi clinici sul morbo di Alzheimer, le domande sul mistero non sono mai cessate. Non è casuale che uno dei saggi più stimolanti del volume sia quello di Tomás Maldonado sul mutamento dei processi di memorizzazione sotto la spinta delle nuove tecnologie digitali: siamo di fronte al rischio della frammentazione, ma anche alla necessità di ridefinire il rapporto tra informazione e conoscenza, alle soglie di un nuovo più complesso "sistema memoria".
Rinaldo Rinaldi