L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Nei suoi ultimi anni, Gregory Bateson, il maestro della «ecologia della mente», volle provare per una volta a esporre il suo pensiero – e soprattutto il modo di procedere del suo pensiero – in un solo libro: questo Mente e natura, che apparve nel 1979, pochi mesi prima della sua morte. In fondo, la preoccupazione centrale delle sue multiformi ricerche – che avevano toccato la biologia e l’antropologia, la psichiatria e l’epistemologia, lasciando ovunque tracce incancellabili – era stata sempre una sola: scoprire, descrivere, esplorare la «struttura che connette», quella struttura che è la risposta a una domanda qui presentata sulla soglia del libro: «Quale struttura connette il granchio con l’aragosta, l’orchidea con la primula e tutti e quattro con me? E me con voi? E tutti e sei noi con l’ameba da una parte e con lo schizofrenico dall’altra?». Sono queste le domande prime e ultime – e troppo spesso sono proprio quelle che vengono schivate. Con il suo sbalorditivo dono pedagogico, Bateson ci mostra come porle subito – e ci mostra anche che esse riappaiono intatte, come una sfida, alla fine di ogni processo conoscitivo. Comunque, se a una risposta dobbiamo avvicinarci, la via regale sarà, per Bateson, quella di porsi un’ulteriore domanda: che cos’è la mente? Così questo libro andrà considerato quale «inizio di uno studio su come pensare all’attività del pensare».
Lo sforzo maggiore di Bateson consiste qui nell’isolare alcune caratteristiche irriducibili della mente – e nel mostrare l’intrecciarsi altrettanto irriducibile fra pensiero ed evoluzione. È questa la parte più nuova e più audace del libro, che Bateson illustra con i suoi accenni rapidi, appuntiti, carichi di potenziali sviluppi. Esempi, analisi, accostamenti imprevisti vengono così a suffragare la convinzione originaria di Bateson: quella che il conoscere, il conoscere di ciascuno di noi, sia «una piccola parte di un più ampio conoscere integrato che tiene unita l’intera biosfera o creazione».
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Libro consigliato
Nei suoi ultimi anni, Gregory Bateson, il maestro della «ecologia della mente», volle provare per una volta a esporre il suo pensiero – e soprattutto il modo di procedere del suo pensiero – in un solo libro: questo Mente e natura, che apparve nel 1979, pochi mesi prima della sua morte. In fondo, la preoccupazione centrale delle sue multiformi ricerche – che avevano toccato la biologia e l’antropologia, la psichiatria e l’epistemologia, lasciando ovunque tracce incancellabili – era stata sempre una sola: scoprire, descrivere, esplorare la «struttura che connette», quella struttura che è la risposta a una domanda qui presentata sulla soglia del libro: «Quale struttura connette il granchio con l’aragosta, l’orchidea con la primula e tutti e quattro con me? E me con voi? E tutti e sei noi con l’ameba da una parte e con lo schizofrenico dall’altra?». Sono queste le domande prime e ultime – e troppo spesso sono proprio quelle che vengono schivate. Con il suo sbalorditivo dono pedagogico, Bateson ci mostra come porle subito – e ci mostra anche che esse riappaiono intatte, come una sfida, alla fine di ogni processo conoscitivo. Comunque, se a una risposta dobbiamo avvicinarci, la via regale sarà, per Bateson, quella di porsi un’ulteriore domanda: che cos’è la mente? Così questo libro andrà considerato quale «inizio di uno studio su come pensare all’attività del pensare». Lo sforzo maggiore di Bateson consiste qui nell’isolare alcune caratteristiche irriducibili della mente – e nel mostrare l’intrecciarsi altrettanto irriducibile fra pensiero ed evoluzione. È questa la parte più nuova e più audace del libro, che Bateson illustra con i suoi accenni rapidi, appuntiti, carichi di potenziali sviluppi. Esempi, analisi, accostamenti imprevisti vengono così a suffragare la convinzione originaria di Bateson: quella che il conoscere, il conoscere di ciascuno di noi, sia «una piccola parte di un più ampio conoscere integrato che tiene unita l’intera biosfera o creazione».
Naturalmente per spingermi a fare una valutazione pubblica non poteva che essere alto il mio voto a quello che considero il Libro che ha segnato la mia Vita Didattica, mettendomi più in là rimandandomi a dopo facendomi trovare oltre l 'ostacolo che alcune spiegazioni creano. Sarà per la natura polivalente di Bateson che in fondo mi sono sempre sentito a mio agio anche quando la consapevolezza era una cosa ancora più dura da accettare. A Bateson tutta la mia disponibilità a creare dubbi mai troppo accettati in passato con la mente nelle mani di altri! Questo messaggio vuole essere per chi lo legge un complimento per la scelta fatta e un augurio d' appartenenza verso chi come Me trova nell' ascoltare i racconti sull'umanità di Bateson Finalità quindi nuovi Pensieri e pensieri ancora !!! Ma soprattutto la voglia di continuare ad ascoltare percependo, non come nozione, la voglia d'imparare. FRANCESCO
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore