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Metronomicon. Storie di batteristi che hanno scolpito il groove a propria immagine e somiglianza
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Di tutti i musicanti, quelle dei batteristi sono le storie più belle. Somigliano a quelle dei portieri di calcio. Sono le più belle perché sono le storie degli ultimi, di quelli che stanno dietro, ma che reggono il gioco, che legano tutto. Mauro lo dice da anni. Offre all'interlocutore una birra e ripete: quelle dei batteristi, le più belle. Le altre sono tutte già sentite: le spacconate dei cantanti, le trame vertiginose dei chitarristi, e poi le storie dei sassofoni e degli archi che sono come storie di fiato e di voci che non smettono di cercarsi e, qua e là, di qualche colpo fortunato. Vere, commoventi, ma un po' tristi, anche se mai quanto quelle di chi suona il piano o le tastiere. Soltanto chi si nasconde dietro a un contrabbasso ha storie altrettanto fantastiche, perché la sua è tutta una vita di tensioni e di responsabilità, di fughe e di ritorni. Ma quelle dei batteristi sono un'altra cosa.
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In commercio dal:
11 maggio 2015
Pagine:
330 p., Brossura
EAN:
9788897309734
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il_giardiniere
14 settembre 2016
Di batteristi che hanno scolpito davvero il groove(a parte Bonham,Porcaro e qualche accenno ad altri nomi notevoli)nemmeno l'ombra!Si sarebbe dovuto scrivere piuttosto del funky travolgente di David Garibaldi o della classe di Steve Gadd,del linguaggio world di Airto Moreira o del sapiente e micidiale ipertecnicismo di Vinnie Colaiuta. Con tutto il rispetto per i batteristi scelti per questo libro(sicuramente talentuosi ma ai margini di quelli che sono stati i maestri di questo strumento),in fondo sono le solite storie hard rock & heavy metal che ruotano intorno a business,immagine e glaciale ipertecnicismo.Libro deludente ma che tutto sommato si può leggere.
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Lemon
11 agosto 2015
Scrivere di musica è come ballare di architettura. Dicono. Compito arduo quindi quello di Mauro Porcu ma considerando che questo libro non è solo musica, ci sono tra i più grandi batteristi della storia (non solo del rock), ma è tanta passione direi che l'obiettivo è stato centrato alla grande. Passione di questi grandi musicisti raccontati per la musica ma anche per la vita, sregolata e pazza in molti casi. Passione con cui Mauro Porcu scrive e che trasmette a piene mani e generosamente agli occhi e alla materia grigia del fortunato lettore in ogni rigo che compone questo bellissimo libro, tra i mille interessanti aneddoti, tra i mille richiami ad altri immensi artisti che intrecciarono le vite di quelli raccontati. Scrivere di musica, anche grazie ai vari web site, è alla portata di tutti ma farlo con cognizione di causa, padronanza della scrittura e della storia musicale è per pochi. Mauro Porcu è tra questi. Grazie per questo libro e per aver allietato il mio tempo speso nel leggerlo. Ho rispolverato tanti vecchi ascolti per risentirli sotto un' ottica diversa. Da avere!
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Disposition
02 giugno 2015
Le storie dei batteristi, le più belle cita Fabio Stassi nella sua prefazione a questo primo(speriamo di tanti) libro di Mauro Porcu. Fabio Stassi è uno degli autori italiani più interessanti degli ultimi anni, e solo per questo varrebbe la pena di comprare il libro. Perché la prefazione è bellissima. E se una splendida anima come Stassi ha deciso di spendersi per introdurre il libro di un esordiente è perché anche Mauro è una splendida anima che ha tanto da dire e tanto da dare attraverso queste 311 pagine. Le storie dei batteristi, le più belle, sono 16 mini biografie di altrettanti giganti delle percussioni e sono davvero belle perché raccontano le storie di chi, sulle retrovie, costruisce l'architettura ritmica di un brano di successo, di un live indimenticabile, che regge la baracca per tutti spesso senza ricevere lo stesso riconoscimento dei suoi compagni di strada. E sono belle perché sono storie vere, storie di passione e di dedizione allo strumento, di studio matto e disperatissimo, di etica del lavoro, di sacrificio e ancora tanto studio. Perché persino Neil Peart studia ancora con un maestro, si esercita tutti i giorni e sperimenta nuovi suoni, nuovi ritmi, nuove armonie. Ma non basta che una storia sia bella in sé e per sé. Bisogna avere qualcuno che te la sappia raccontare una bella storia per farla diventare tale. E Mauro Porcu lo sa fare in modo quasi magico. Niente fronzoli in questo libro, niente immagini, non servono. C'è Mauro che crea le immagini per il lettore, che lo accompagna in questo meraviglioso viaggio senza mai farlo sentire fuori posto o a disagio per la propria ignoranza in materia. E lo fa con la sapienza e la maestria di chi ha fatto la gavetta tra le pagine delle riviste di settore. Ma, soprattutto, di chi riesce a trasmettere al lettore questa passione grazie ad anni di studio rigoroso e appassionato di questo meraviglioso strumento che conosce, ama e rispetta, facendo sentire chiunque il benvenuto.
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