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Mia cugina Phillis - Elizabeth Gaskell - copertina
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Mia cugina Phillis - Elizabeth Gaskell - copertina
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Descrizione


"Scegliendo le parole con la cura e la pacatezza di un abile intarsiatore la Gaskell racconta con straordinaria delicatezza la storia di Phillis, cugina del diciannovenne Paul, e si esprime attraverso una sorta di realismo in bilico tra due ideali: da una parte la campagna, armoniosa e immobile, e dall'altra la città con il suo dinamismo ineluttabile e divoratore". (Kate Singleton)
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Dettagli

1995
Tascabile
26 ottobre 1995
160 p.
9788831762953

Valutazioni e recensioni

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Un pennello – più che una penna - che crea immagini in modo elegante e sicuro, diluendo colori che entrano uno nell’altro, escono dai propri contorni e interagiscono fino a dare un quadro ad acquarello coerente, dai toni delicati e decisi allo stesso tempo; fino a rendere questo racconto ottocentesco un piccolo gioiello di stile, di misura e armonia. Uno spaccato della campagna inglese, splendidamente ritratta. Una vita scandita dai ritmi precisi dei campi da coltivare e dai precetti religiosi, ma che si muove oltre le incombenze quotidiana. Passa attraverso gli impulsi della modernità, attraverso la curiosità e la voglia di altra conoscenza, di un arricchimento che vada oltre il Verbo, insieme ad Esso. La vita, come un foglio di carta, assorbe i colori dei suoi personaggi, delle loro personalità tratteggiate senza clamore, la cui impressione si espande come in un acquarello, appunto, mescolandosi e restituendo l’ingenuità, l’illusione, la forza dell’onestà, la genuina fiducia e l’apertura a nuovi i sentimenti a nuove idee, la capacità di rinascere da se stessi, dopo il dolore, come in un’intima celebrazione dell’esistenza.

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vale
Recensioni: 4/5

Breve romanzo della Gaskell, che ci introduce nelle vite di tre personaggi, Paul Manning, alla sua prima esperienza lavorativa alle dipendenze dell'ambizioso ingegnere Holdsword, e la sua lontana cugina Phillis, figlia di un ministro della Chiesa Unitaria in una sperduta località di campagna. Ottima la resa dei personaggi, soprattutto dell'ingenuità della ragazza, che i genitori proteggono eccessivamente dal mondo esterno e dai turbamenti che ciò potrebbe causare. Molto bella la scrittura della Gaskell, che avvince e crea subito quella sottile tensione che trascina il lettore verso l'ineluttabile finale.

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Daniela
Recensioni: 4/5

E' un racconto in cui la protagonita Phillis confronterà il mondo rurale con la società di quel periodo. Tutto inizia con l'arrivo in campagna del cugino di Phillis, che ignorava la sua esistenza, in trasferta in quel luogo per la costruzione della ferrovia. Il cugino di Phillis, Paul, nel tempo libero si recherà in campagna per godere della compagnia di sua cugina e della sua famiglia scoprendo un pò alla volta le bellezze della natura e i ritmi di lavoro in campagna. L'incontro con l'ingegnere ferroviario Holdswort farà conoscere l'amore a Phillis ma l'improvvisa partenza dell'ingegnere, per il Canada, scombussolerà la vita di Phillis e il sentimento che iniziava a provare per lui. Lettura consigliata

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scheda di Galeotti, A.E., L'Indice 1995, n. 7

Il grande romanzo femminile inglese, con l'eccezione di pochi capolavori, in Italia è in generale poco conosciuto, guardato con sufficienza, ritenuto lettura per signorine. Peccato: perché non solo di grandissima e godibilissima letteratura si tratta (la prima grande fioritura collettiva di talenti femminili) ma anche del più ricco strumentario di lavoro ché i filosofi/e morali possano desiderare. Ed è su questo aspetto che vorrei richiamare i lettori potenziali di "Mia cugina Phillis". L'autrice, brava anche se di caratura inferiore rispetto a Austen, alle Bronte e a Eliot, nota soprattutto come biografa di Charlotte Bronte, merita di essere conosciuta soprattutto per l'interesse delle sue storie. "Mia cugina Phillis" ha un impianto classico e una narrazione distesa e piacevole, facilmente seguibile sul testo originale: c'è un io narrante, Paul Manning, che è anche personaggio non protagonista e cugino di Phillis Holman, l'eroina (bella, colta e ingenua) sfortunata in amore. C'è l'innamorato, Mr Holdsworth (bello, ricco e seducente), destinato ad abbandonare. Ma la vicenda non è così prevedibile e scontata grazie al contesto e allo sfondo in cui la storia si svolge, alla caratterizzazione dei personaggi e all'assenza di un giudizio morale nonostante il male prodotto. A rendere non banale la storia c'è innanzi tutto la famiglia di Phillis, con lo straordinario padre ministro 'dissenter', agricoltore e uomo di lettere oltreché di Dio; la più ordinaria madre, e il contorno di semplici e saggi lavoranti e domestici. C'è il padre di Paul, inventore, uomo dell'era industriale, convinto assertore dell'ingegno, del merito, del sapere tecnico. E c'è la campagna inglese, come sempre idillica, e il progresso industriale, non demonizzato. La cosa interessante è che non ci sono colpevoli nel dramma di Phillis, che infine supererà la prova uscendone adulta: è piuttosto il dramma dell'autoinganno che coinvolge un po' tutti gli attori, a eccezione della vecchia Betty che non "sa", ma "sente" la verità. Ed è anche un caso tipico in cui il male è prodotto più dalla sorte che dalle responsabilità dei singoli.

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Conosci l'autore

Elizabeth Gaskell

1810, Londra

(Londra 1810 - Alton, Hampshire, 1865) scrittrice inglese. In alcuni suoi romanzi (Mary Barton, 1848; Nord e sud, North and South, 1855) si avverte l’eco dei problemi sociali del tempo (il conflitto tra capitale e lavoro, quello tra nord industriale e sud agricolo), che la G. affronta con partecipazione umanitaria. L’opera più nota, Cranford (1853), è uno studio di ambiente provinciale, ora lirico ora ironico. Sono da ricordare anche Ruth (1853), in difesa della parità sociale e sessuale della donna, e un’eccellente biografia di Charlotte Brontë (1857).

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