Michael Jordan, la vita

MJ, IL PIU' GRANDE, LA SUA STORIA, LE SUE SCONFITTE( AGLI INIZI), LE SUE VITTORIE, LA SUA STORIA, IL RAPPORTO CON IL PADRE POI MANCATO, IL RITIRO, IL RITORNO IN MEMORIA DELLO STESSO, I TITOLI E LA FINE DELLLA SUA CARRIERA AGLI WIZARDS… COSA DI PIU' BELLO

Libro che non può mancare nella libreria di un appassionato di basket. Scritto benissimo e ripercorre nei dettagli la vita e la carriera del più importante giocatore di basket.

Corposa biografia su MJ, dettagliata e obiettiva nel delineare la vulcanica personalità del giocatore più forte della storia del basket. Seguiamo la parabola di Michael dall’infanzia agli anni dell’università a Chapel Hill, dal titolo NCAA 1982 con North Carolina all’approdo nella NBA 1984 con i Chicago Bulls, dalle prime grandi soddisfazioni (il match di playoff 1986 al Boston Garden, perso dai Bulls ma entrato nella leggenda per la sua prestazione galattica, 63 punti in faccia ai Celtics che portarono uno sbalordito Larry Bird ad affermare “penso sia semplicemente Dio travestito da Jordan”) alle frustranti sfide contro i bad boys di Detroit capitanati dal detestato Isiah Thomas, fino a giungere all’agognato titolo nel 1991. Il primo anello costituisce lo spartiacque della carriera, da quel momento i trionfi si susseguiranno: 6 campionati NBA tra il 1991 e il 1998 (con doppio three-peat inframmezzato dai due anni di abbandono seguenti alla tragica morte del padre, biennio in cui tentò una poco fortunata avventura nel baseball), leader indiscusso del favoloso Dream Team che sbancò il torneo olimpico di Barcellona 1992 (per la prima volta gli USA si presentarono ai Giochi con i professionisti, mettendo insieme il miglior roster di sempre - comprendente Jordan, Magic Johnson, Bird, Barkley e altre stelle NBA - in modo da vendicare l’onta della sconfitta patita dagli universitari contro i sovietici a Seul ‘88), autore di partite memorabili che rinforzano la sua fama di giocatore onnipotente (l’epico Flu Game, gara 5 – con la serie sul 2-2 - delle finals 1997 a Salt Lake City, dove Jordan abbatté i rocciosi Jazz di Malone e Stockton nonostante fosse stato colpito durante la notte da un micidiale attacco di gastroenterite), tutto ciò ed altro ancora fino alla conquista dello status di icona sportiva a livello planetario. Una vera bibbia per chi ha ammirato His Airness e ama il basket NBA, gran lavoro di Lazenby.

Per chi come me ha avuto la fortuna e la possibilità di veder giocare dal vivo Michael Jordan, questo libro è un "must". Viene descritto in maniera eccellente il giocatore, ma anche l'uomo (con i suoi pregi e i suoi difetti) e il personaggio che è diventato. Uno spaccato, in parte duro e in parte anche commovente, sulla vita di una persona normale che, grazie ad un incredibile senso del lavoro, è riuscita a raggiungere le più alte vette dello sport.

Una biografia che è un romanzo. Mai scontato, appassionante come poco....

Appassionante biografia, ricca di aneddoti, alcuni dei quali poco noti (d'altronde l'elenco delle fonti scandagliate e delle persone intervistate è vastissimo). Interessante anche la scelta di presentare una vera icona (della quale è stato scritto davvero tutto) sotto una luce diversa, che induce a riflettere. Chiaramente adatto agli appassionati del gioco o a chi si è chiesto, almeno una volta, come abbia fatto un giocatore di basket, per quanto (probabilmente) il più forte di sempre, a trascendere i confini di uno sport per diventare un vero e proprio brand planetario.