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Documento di valore politico basato sul recupero e valutazione di scritti non privati nonostante un manoscritto smarrito e non perduto, preceduto da due note, la prima anche un riepilogo storico collettivo che non fa da contesto ma ne introduce, la seconda che fa a suo modo da informativa però invitando a scetticismo ed a cautela, entrambe di difficile vero intendimento a causa di fatti sfuggenti e resoconti sempre più indiretti delle espressioni usate od incluse; intellegibile previa informazione sul partito fascista all'Estero, che era accettato essendo di fatto la originaria unione di difesa culturale e di mestieri, professioni, arti, capacità, di cui purtroppo il dittatore Mussolini aveva tentato appropriazione poi fatto espropriazione ma con successo solo in Interni; interpretabile a patto di discernervi la vuota retorica politica nelle Russie prerivoluzionarie e rivoluzionarie; comprensibile se intuendone provenienza distinta dalla matrice: infatti M. Semenov aveva (con inserti, rifacimento, cornici, aggiunte, distruzioni) annullato tentativi di impostura di cose e persona stessa di millantatore. Ne risulta biografia non autobiografia di esule politico: menscevico, conte non per rappresentanza ma per officio e per questo in incompatibilità sia con le istituzioni monarchiche dell'Ovest sia con quelle autarchiche dell'Est, compagno di lavoro del futuro Lenin nella opera di destabilizzazione interna del marxismo-comunismo più o meno occultato nello Stato russo e zarista, antagonista non ostile ai bolscevichi e avversato solo dai loro emuli, costretto ad usare disguidi per comunicare ma provvedendo con altro, ebbe ruolo di fatto di etnarca nel garantire le patrie fuori Russia e la landa russa secondo necessità vitali non ideologie, infine ecologista per una Italia interamente europea. Allegate allo scritto principale altrui testimonianze biografiche che offrono preziose... oscurità, per una quasi ingrata lettura! MAURO PASTORE
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