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Una lettura divertente ma in fondo molto seria sugli adolescenti di questa generazione. L'autore fa capire in maniera spassosa e mai banale che non si può comprendere davvero i propri figli senza ascoltarli, rispettarli e senza conoscere, almeno in parte, il loro mondo. Un libro per tutti perchè tutti i grandi sono stati adolescenti un tempo, ma pochi di essi se ne ricordano.
Chi è quell'alieno allampanato che improvvisamente appare sulla soglia di casa e che con voce improbabile chiama (o insulta, o supplica) mamma e papà? Ecco il diario tragicomico di un padre che, davanti alla metamorfosi del figlio (appena ieri un tenero cucciolo bambino, oggi un inquietante sconosciuto), cerca di far fronte alle difficoltà e come un esploratore poco attrezzato si inoltra in un territorio impervio e sconosciuto: l'adolescenza. Ma qualche prezioso strumento questo padre ce l'ha: la sua umanità, il suo amore incondizionato e -non ultimo- una buona dose di umorismo e autoironia. Buon per noi lettori che siamo invitati a partecipare: un po' trepidando e (molto) sorridendo.
"Questo libro raccoglie la migliore tradizione dell'umorismo yiddish, parla di famiglia, e ne parla in modo surreale. Avendolo seguito romanzo dopo romanzo, sin dalle sue prime pubblicazioni, considero Alessandro Schwed l'ultimo scrittore yiddish in lingua italiana". Con queste parole Francesco Cataluccio, scrittore e critico letterario, ha introdotto la presentazione di "Mio figlio mi ha aggiunto su Facebook", ultima fatica di Alessandro Schwed, il Giga Melik della rivista satirica Il Male negli anni Settanta." Dopo aver letto quest'articolo sul web mi sono incuriosito ho comprato il libro e l'ho letto.Sono sincero,non conosco l'umorismo yddish ,ma sono stato attirato dalla parola"umorismo" in se', e la storia mi ha coinvolto da subito. Ho riso cosi' tanto che mi pizzicavano le ganasce. Saro'in la' con gli anni ma tra tante risate ho avuto dei momenti di commozione e ho ripensato a mio padre a quanto ci siamo amati e alle nostre lotte furibonde a cui mia madre cercava sempre di porre rimedio. Leggendo mi sono sentito figlio e anche padre di un figlio desiderato e mai avuto. Consiglio questa lettura per stare bene.
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