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Modeste proposte scritte per svago di mente, sfogo di sentimenti e tentativo di istruzione pubblica degli italiani - Giuseppe Prezzolini - copertina
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Modeste proposte scritte per svago di mente, sfogo di sentimenti e tentativo di istruzione pubblica degli italiani
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Modeste proposte scritte per svago di mente, sfogo di sentimenti e tentativo di istruzione pubblica degli italiani - Giuseppe Prezzolini - copertina
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Descrizione


"Visto e considerato che gli Italiani non riescono a mettersi d'accordo nemmeno dopo la Caporetto economica del 1974, gli Stati d'Europa [...] con l'assistenza di una rappresentanza consultiva della Repubblica dei Soviet e della Cina, e sotto la presidenza simbolica del Segretario generale delle Nazioni Unite, fanno la seguente proposta agli Italiani: visto e considerato l'ingegno artistico, il gusto pubblico, la prontezza nell'affrontare gli eventi e nel cambiare bandiera, la capacità di trasferirsi in altri paesi e di assumervi un'attiva e utile partecipazione, anzi emergervi; l'Europa e gli stati aderenti e testimoni della validità della promessa fanno offerta agli Italiani di prendere in affitto il governo d'Italia."
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Dettagli

2006
30 marzo 2006
89 p., Brossura
9788838921162

Voce della critica

Quando Prezzolini scrive Modeste proposte ha superato la verde età di novant'anni ha da poco pubblicato Il manifesto dei conservatori e si approssima a rilasciare a Quarantotto L'intervista sulla destra. Come ci ricorda Beppe Benvenuto nella nota posta a chiusa del libro Prezzolini da un quindicennio è tornato di moda. Le sue opere giovanili vengono rilette piace soprattutto l'esperienza della "Voce" "calda serra del fascismo e dell'antifascismo" come la ebbe a definire Malaparte. Prezzolini non è tuttavia molto amato per le cose che scrive negli anni quelli che – per intenderci – preparano la teoria delle convergenze parallele e giungono fino al compromesso storico. E per capirne le ragioni basta una sola occhiata al libro che Sellerio ripubblica. Il titolo richiama un libello di Jonhatan Swift ma il pamphlet è uno straordinario concentrato del pensiero del direttore della "Voce". Le quindici proposte sono testimonianza della straordinaria ibridazione concettuale di questo "anarchico conservatore" come lui stesso amava definirsi: fustigazione del popolo italiano; impegno per la liberalizzazione del sistema universitario e professionale intervenendo fra l'altro sull'abolizione della tesi di laurea; serrata polemica nei confronti del vandalismo giovanilista; insofferenza alla celebrazione e all'autocelebrazione ("sono un mucchietto di spazzatura" aveva confessato tempo prima al suo amico-nemico Papini); ma anche fortissimo legalismo (attraverso la strenua difesa della certezza della pena) e rigido moralismo (qui basta confrontare la sua opinione sull'ineleggibilità di condannati per reati non politici). A metà fra la narrazione polemica e surreale e l'apologo satirico dei libelli di Swift Modeste proposte è il frutto godibilissimo di un dilettante geniale e contraddittorio (o forse geniale perché contraddittorio?). Benché il suo tono sia quello del divertissement intellettuale il pamphlet di Prezzolini ha il sorriso inconfondibilmente umoristico e disincantato di un lucido novantenne.

Filippo Maria Battaglia

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Conosci l'autore

Giuseppe Prezzolini

1882, Perugia

Giuseppe Prezzolini è stato uno scrittore italiano. Stabilitosi giovanissimo a Firenze, interruppe gli studi regolari e, insieme all’amico Giovanni Papini, fu il più dinamico «imprenditore di cultura» (la definizione è di R. Serra) negli anni che precedettero la grande guerra. Con Papini, nel 1903, fondò «Il Leonardo», al quale collaborò con numerosi articoli firmati Giuliano il Sofista: erano gli anni della sua entusiastica adesione all’intuizionismo di H. Bergson e al pragmatismo (Il linguaggio come causa d’errore, 1904; La verità del pragmatismo, 1904), delle cui teorie si servì per polemizzare contro tutte le manifestazioni, politiche, filosofiche e letterarie, dell’età positivistica...

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