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scheda di Lugli, A., L'Indice 1993, n. 8
In una delle più straordinarie imprese decorative del Cinquecento, la Villa Farnesina decorata da Raffaello e dalla sua scuola, le divinità che illustrano il mito di Amore e Psiche hanno per cornice la più grande enciclopedia botanica forse mai dipinta, dovuta alla singolare sensibilità naturalistica di Giovanni da Udine. La dimora suburbana voluta da Agostino Chigi, e compiuta poco prima del 1520, è pensata per l'ozio e la quiete, con un coerente progetto che prevede che non ci sia soluzione di continuità tra interno ed esterno e che tutto ruoti intorno a una sublime armonia tra arte e natura. Le piante, i fiori, i frutti dipinti nei trentacinque festoni e nei dodici archi della Loggia, si accompagneranno nel giardino ad altre specie viventi, coltivate in un ricchissimo 'viridarium' in cui non mancano statue antiche. Il grande complesso decorativo ha trovato ora competenze botaniche in grado di identificare i frutti secchi e carnosi, i fiori coltivati e spontanei, le foglie, le radici, i bulbi, i tuberi, i funghi. La conferma dell'attenzione all'iconografia botanica di Giovanni da Udine viene proprio dall'alto numero di specie diverse che le profonde conoscenze naturalistiche del pittore e il suo rigore nella rappresentazione consentono oggi di classificare. Il lavoro di Caneva è molto apprezzabile anche là dove ferma l'attenzione su alcune deformazioni che l'artista fa subire alle specie ritratte, per renderle più somiglianti alla loro "signatura", a quel complesso insieme di credenze che a partire dal mondo classico rintraccia le analogie esteriori tra le piante e le parti del corpo a cui possono essere di giovamento. Senza contare le prove che porta di una cultura botanica precocissimamente aggiornata su ciò che proviene dal nuovo mondo. Non c'è che una piccola delusione ed è sulle parti iniziali del volume: un 'abrégé' sulle vicende storico-artistiche della villa, ma soprattutto un sunto velocissimo di storia dell'illustrazione scientifica che danno al libro lo sgradevole tono scolastico di chi va a navigare fuori dalle proprie acque territoriali.
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