Il mondo di Jan Svankmajer

L'animazione, soprattutto quella in stop motion (che ha fatto la fortuna di gente come Tim Burton nei primi lavori) è sempre stata molto "facile" da eseguire eppure non ha mai avuto al fortuna dell'animazione dei cartoni animati. E se i cartoni sono universalmente noti per essere un prodotto per bambini, lo stop motion, con quella possibilità di creare film in miniatura, invece sembra relegata al mondo degli adulti (o una via di mezzo come insegna Alice dello stesso regista). Anzi, persino oltre visto che questa collezione di cortometraggi esaspera le intuizioni dei surrealisti buttando all'interno la sensibilità dell'est europa (con un gusto decadente della fotografia e un senso di disgregazione e aggregazione inventiva contemporaneamente) e suggestioni artistiche del passato (come l'Arcimboldo) fino a impossibile critica sociale tramite il grottesco. Non solo un divertimento fine a sé stesso ma bravura tecnica, mondi affascinanti (tanto da essere citato come ispirazione per i fratelli Quay e Terry Gilliam, ma direi che anche i video musicali dei Tool devono molto a lui) e ossessioni morbose per il disfacimento, per la creazione meccanica. Un colosso poco conosciuto, probabilment enon fruibile da tutti, ma estremamente interessante