Fazerdaze, aka la neozelandese Amelia Murray, ha già fatto tantissimo ancor prima di pubblicare il suo album di debutto, testimonianza di quanto la sua musica sia riuscita a coinvolgere e accattivare orde di fan. È stata elogiata da NME, ha suonato con la Unknown Mortal Orchestra e con Connan Mockasin, ed è stata invitata a partecipare ai Red Bull Music Academy di Montreal del 2016. A maggio 2017 è stata inclusa nella scaletta del The Great Escape Festival in Inghilterra, ma prima di questo, esce il suo primo album sulla lunga distanza “Morningside”, splendida vetrina del suo intricato cantautorato. Chiamata così per il sobborgo neozelandese dove la Murray si sente a casa, “Morningside” ruota attorna allo spinoso argomento di trovare il proprio posto e la pace nella crescita personale. I dolori della crescita sono centrali in “Morningside” e i pensieri della Murray sulla concomitante intimidazione ed euforia quando si tratta di vite passate o vecchi amori non è mai stucchevole. Piuttosto, in ogni traccia la Murray costruisce un’intima relazione con l’ascoltatore. Ogni brano è personale, ma mai isolante. Ascoltare quest’album è come leggere il diario personale di qualcuno con il suo diretto permesso: a tratti sembra pieno di sentimenti universali, altre volte ci sono dettagli narrativi e sensoriali che sembrano arrivare direttamente dal più vero e intimo dei ricordi. La Murray perfeziona un equilibrio di luce e ombra in ogni brano di “Morningside”: la traccia di apertura ‘Last to Sleep’ trasmette quella sottile paura che emerge quando si affidano i propri sentimenti a qualcun altro. ‘Jennifer’, la sola canzone già presente in un precedente EP di Fazerdaze, parla di amicizia adolescenziale. ‘Half‐Figured’ tratta di una modesta angoscia e ‘Shoulders’ è un sospiro di sollievo, una canzone d’amore per qualcuno che sta dormendo. E in ‘Bedroom Talks’ si parla della sicurezza del sentirsi a proprio agio, dell’essere capace di parlare candidamente e onestamente con qualcuno che ci fa sentire a casa, con la consapevolezza che chi ci sta ascoltando è la persona giusta. “Morningside”, in uscita per la Groenland Records, è stato scritto, prodotto, registrato, missato e masterizzato dalla Murray, un approccio che fa di questo disco di debutto una genuina espressione del suo posto nel mondo.
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