L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2000
«È la morte. Sì, la morte. E nessuno di loro sa, e non vuole sapere, e non hanno pietà. Loro fanno musica.»
Pubblicato nel 1886, il lungo racconto La morte di Ivàn Il'íč è tra i più celebri del grande scrittore russo. Il tema è semplice, brutale, ineludibile: l'uomo messo di fronte al proprio destino di morte. Una morte normale, ovvia, comune, tutt'altro che eroica, quella del quarantacinquenne giudice caduto malato in seguito a un banale incidente domestico. Tolstòj racconta la malattia, il dolore, i pensieri, tutti gli aspetti più fisici della morte, l'aria pesante nella stanza, il sudore delle membra tra le lenzuola, il rantolo rauco del moribondo, il fastidio di chi resta. Con abilità quasi crudele la penna di Tolstòj coinvolge il lettore nell'esile vicenda, lo lascia solo dinnanzi al momento fatale. Come, di fatto, ogni uomo è destinato a trovarsi.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In questa edizione sono presenti in tutto quattro racconti: "La morte di Ivan Il'ic", che ha ispirato il grande regista Akira Kurosawa per la sceneggiatura del suo film "Vivere"; "Camminate nella luce finché avete la luce"; "Karma" e "Il diavolo". La consiglio come primo approccio alle opere di Tolstoj e soprattutto a chi desiderasse scoprire la visione religiosa dell'autore di cui la sua produzione è permeata. Tolstoj può essere considerato un vero e proprio "eresiarca", in quanto ebbe una visione del tutto personale del cristianesimo, molto radicale, direi "anarchica" e pertanto vissuta in modo assai sofferto. Infatti, egli, che era nobile e benestante, sentiva un profondo disagio per la contraddizione, vissuta in prima persona, tra ciò che egli era e ciò che avrebbe dovuto essere per vivere coerentemente la sua visione del messaggio evangelico: egli sembra quasi perseguitato da questo vero e proprio "cortocircuito", il quale finì per rovinare anche il rapporto con la moglie. L'introduzione del curatore Igor Sibaldi è molto valida e ne consiglio la lettura insieme alla cronologia della vita di Tolstoj che ritengo imprescindibile per la piena comprensione delle sue opere. Sono inoltre presenti un comodo glossario di termini tipicamente russi e delle note. Già da questi pochi racconti e dalla breve biografia, è possibile comprendere molto di Tolstoj e sono giunto a pensare che sia stato assai più di un autore di grande successo; lo considero, infatti, un precoce interprete di un umanesimo cristiano, antitetico al tradizionalismo, che finì per sfociare in una religiosità "cosmica" - non a caso "Karma" è una libera versione di un racconto di Paul Carus - che oggigiorno sembra ben interpretata dal diffuso sincretismo, ma che un tempo era decisamente minoritaria e osteggiata. Sono dell'idea che oggi Tolstoj sarebbe perciò ammirato come un “vate” nella nostra società occidentale, ma che ben pochi seguirebbero il suo “tolstoismo”.
Capolavoro di Tolstoj , racconta un progressivo svelamento. E una totale disillusione e definitiva presa di coscienza. Del mondo e quindi di se, che sono le facce della stessa medaglia. È piccolo, ma è fantastico, prorio per questo. Ne una parola di più, ne una di meno. Esattamente quello che succede quando improvvisamente ti accorgi che hai vissuto in un mondo di falsità, di cui tu eri l'attore principale di te stesso
Molto interessante la lucidità e l'eleganza con cui Tolstoj racconta la progressiva discesa di Il'Ic: da una prima fase in cui "va tutto bene" (espressione ripetuta più volte) fino alla morte, prima avversata, poi agognata. Niente male l'incipit, in cui i colleghi di Ivan, venuti a conoscenza della sua morte, iniziano subito a prospettare nuovi orizzonti lavorativi, vista la dipartita del giudice: un lato umoristico dell'opera assai ben calibrata. E' un racconto davvero piacevole, agile e di facilissima lettura.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore