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Anno edizione: 2020
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«La crudeltà, così deplorevole nella vita, è in uno scrittore una virtù seriamente sottovaluta». - The New Yorker
Si chiamava Magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l’ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere.
Un’anziana signora, da poco rimasta vedova, va a vivere in una casa isolata in mezzo al bosco. Una mattina, mentre porta a passeggio il cane, trova un bigliettino scritto a mano, che spicca sulla terra in una cornice di sassi accuratamente disposti. “Si chiamava Magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l’ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere”. La protagonista rimane profondamente scossa dall’episodio e non sa cosa pensare. Si è appena trasferita e conosce poche persone. Nella sua mente prima affiorano e poi si affollano, con crescente insistenza, varie congetture su chi sia questa Magda e su come sia andata incontro al suo tragico destino. Quando le sue supposizioni iniziano a trovare eco nel mondo reale, la sua curiosità si trasforma in paura e il mistero della nota si fa oscuro e minaccioso. Contemporaneamente, man mano che seguiamo le sue investigazioni, cresce anche una sottile dissonanza, la sensazione che la nostra narratrice abbia perso il contatto con la realtà. E mentre le tornano in mente con prepotenza i ricordi della sua vita passata e del marito, ci troviamo ad affrontare la possibilità che per capire Magda e la sua storia ci sia una spiegazione più innocente, oppure una molto più sinistra, e che colpisca più vicino a casa.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La Morte in mano parte con premesse e tecnica narrativa davvero ottime .. sia il personaggio , che il flusso di coscienza nei pensieri , che l'innesco della storia davvero promettono "scintille" . Però col passare del tempo si nota che l'autrice perde i pezzi un pò come la protagonista. Quando vado al cinema a vedere un film tratto da un libro , nel film non puoi trovar tutto e quindi a volte mancano certi pensieri certe riflessioni, ma nel libro se l'ho letto .. ho tutti i dettagli descritti minuziosamente. Ecco, ne "La morte in mano" mi sembra di essere in un film al cinema , ma non avrò un libro che mi potrà spiegare tutto quello che mi sono perso .. Dovremo tutti andare a cercare l'autrice a casa? Il Romanzo è morto in mano alla Moshfegh
La morte in mano è un thriller psicologico delizioso. Ho adorato la sua protagonista, una vedova settantenne che in seguito alla morte del marito ha deciso di trasferirsi in uno chalet sul lago, lontana dalla città e solamente in compagnia del suo cane. Il racconto in prima persona, insieme alla grande abilità narrativa di Ottessa Moshfegh, coinvolge in un incredibile viaggio - tra il reale e lo spazio mentale della protagonista - che conduce ad un finale terrificante e sorprendente.
Bellissimo, dire il contrario è non aver capito le intenzioni dell'autrice e aver dato retta alla strategia di marketing nel spacciarlo come giallo canonico. A volte bisogna andare un attimo il proprio naso e apprezzare le cose in uno spettro più ampio.
Recensioni
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