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Morte e resurrezione dei giornali. Chi li uccide, chi li salverà - Enrico Pedemonte - copertina
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Morte e resurrezione dei giornali. Chi li uccide, chi li salverà
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Descrizione


Per Hegel "il giornale è la preghiera del mattino dell'uomo moderno". Oggi però la stampa sembra attraversare una crisi irreversibile: riviste e quotidiani chiudono, le redazioni vengono decimate dalle ristrutturazioni, i ricavi della pubblicità continuano a calare. Le cause sono diverse: l'avvento dei nuovi media, la gratuità della rete, i giovani che leggono sempre meno i quotidiani... Tuttavia un'informazione libera, indipendente e di qualità, che sappia svolgere anche il ruolo di "cane da guardia del potere" e di punto d'incontro delle comunità, è un ingrediente indispensabile della democrazia. Enrico Pedemonte ha studiato quello che sta succedendo nel mondo dell'informazione negli Stati Uniti e in Europa. Racconta la crisi della carta stampata e ne coglie le motivazioni più profonde. Valuta le differenze tra informazione generalista e riviste di settore, tra testate di impatto nazionale e d'interesse locale. In questa fase di cambiamento rivoluzionario nel mondo dell'informazione, suggerisce che lo stesso concetto di servizio pubblico debba essere ripensato e rovesciato, consapevole del ruolo irrinunciabile del "quarto potere" e della sua importanza nella vita civile di ogni collettività moderna. Alla fine, delinea l'identikit dell'"ipergiornale", quello al quale le migliori testate del mondo oggi cercano di assomigliare: un giornale nel quale la partecipazione dei lettori diventa un ingrediente fondamentale.
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Dettagli

2010
248 p., Rilegato
9788811681847

Conosci l'autore

Enrico Pedemonte

1950, Genova

Enrico Pedemonte (Genova, 1950), laureato in fisica, ha lavorato al "Secolo XIX" , e all'"Espresso" come caporedattore e corrispondente da New York. Poi a "la Repubblica" come caporedattore. Fra il 2016 e il 2017 ha diretto il settimanale "pagina99". In quanto esperto di rete e giornalismo ha tenuto una rubrica, Personal Media, sull'"Espresso". Con il medesimo titolo ha pubblicato un saggio per Bollati Boringhieri nel 1998. Nel suo libro Morte e resurrezione dei giornali (Garzanti 2010) si è occupato della crisi della carta stampata, delle anomalie del giornalismo italiano e delle vie d'uscita possibili. La seconda vita (Frassinelli 2018) è il suo primo romanzo.

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