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Tutti credevano che con la fine della seconda guerra mondiale, fosse finita l'era delle invasioni per sopperire alla mancanza di materie prime di una nazione. Evidentemente non è così. Un attentato al capo dell'SVR, parte dell'ex KGB, desta dei forti sospetti in Russia e negli Stati Uniti, dove il presidente Jack Ryan, ex membro della CIA, ed ancor prima professore di storia, cerca fin da subito di vederci chiaro. In Siberia delle ricerche portano alla scoperta di un importante giacimento di oro e petrolio, elementi che fanno gola a molti. A Pechino, l'uccisione del cardinale Di Milo e del sacerdote battista Yu Fa An, in seguito alla loro partecipazione nel vietare un aborto forzato per il controllo delle nascite non autorizzate, smuove la collera di molti paesi del mondo. Questi decidono di interrompere le relazioni commerciali con la Cina, portando così l'economia di quest'ultima ad un forte impoverimento. L'unica soluzione resta quindi l'unica esercitata anticamente da tutti i popoli, invadere il paese confinante. Al tempo stesso, la Russia rappresenta un forte alleato per gli Stati Uniti d'America. Questi non possono quindi escludersi dal fornire supporto alla nazione invasa. Un romanzo dalla trama estremamente realistica. Un fantapolitico che tocca perfino il valore dei diritti dell'uomo, e quindi dal non trascurabile messaggio umanista. Unitamente alla solita minuziosità nelle descrizioni del teatro di guerra e della tecnologia militare impiegata, Tom Clancy unisce azione, politica e sentimentalismo. Pur essendo dal ritmo un po' più lento rispetto ai precedenti, costituisce un immancabile proseguo della serie Jack Ryan, come al solito dal finale ben elaborato ed avvincente, come solo Tom, il maestro del techno-thriller è in grado di regalare al lettore.
Premessa:credo che chi legga questo autore, si aspetti una glorificazione americana ad oltranza; Clancy ha iniziato ad avere successo nella America reganiana, che era un pò western, cioè del famoso " Arrivano i nostri " caro alla epopea del west. Forse il mito della prateria non è mai tramontato,e i valori dei Padri Fondatori, nel cittadino statunitense sono sempre ben presenti.Detto questo, credo che il libro in questione sia un buon mix di spy- story tra russi, americani e cinesi,più la esperienza in fatti bellici.Questo libro di intrattenimento può piacere mettendo in conto che gli americani sono dipinti come imbattibili, pur nelle difficoltà.Se si vuole evadere dal quotidiano, con una fuga verso il puro intrattenimento - che include in se anche lo improbabile - allora, questo scritto assolve bene la sua funzione in pieno.Allora diviene anche un libro da rileggere, e la sua lunghezza scorre anche bene; a me ha divertito, cioè è piaciuto, tenendo presente che storie racconta l'autore statunitense, anzi offre il sapore di un tipico prodotto americano, come le crepes al pine apple, a colazione ed il coffee meat che assaggiavo a colazione da piccolo, o la coca cola, o il maiale al miele, o il pollo in agro dolce alla arancia. Consigliato se vi piace il genere e siete disposti a perdonare all'autore la sua visione americocentrica, allora diviene un ottimo intrattenimento, al pari di molta altra letteratura e cinema - anche fantasy - che producono in USA.Consigliato, come buon intrattenimento.
Come detto da altri utenti il libro va ben oltre la fantapolitica, descrivendo uno scenario totalmente implausibile con l'unico scopo di esaltare, per l'ennesima volta (ma non si è stancato?), la grandezza militare e tecnologica americana (che esiste oramai solo nei film e in libri come questo - a mio modo di vedere neanche scritto dall'autore). La seconda più grande aviazione del mondo (dopo la Russia - per cui, che bisogno aveva la Russia di chiedere aiuto agli Stati Uniti? -, ma per alcuni studi è anche più grande) spazzata via senza quasi ferire colpo ... e questo sarebbe un esperto militare? A proposito del SU-27 Flanker, citato da un'altro utente, c'è da dire che Clancy è recidivo. In "Stormo da caccia", descrizione anni novanta delle forze aeree americane (per la precisione del 366 stormo), si cita l'F15 come l'aereo che deteneva tutti i record di salita etc. etc. e non si fa neanche una menzione del Flanker, quando quest'ultimo fin del 1987 aveva battuto e deteneva tutti i record attribuiti all'F15: la cieca faziosità conduce spesso alla frode e alla disinformazione strategica. Libro, come molti altri dello stesso autore, di un "revanscismo preventivo" da far spavento. E intanto le "eroiche" e "imbattibili" forze americane, alle quali, nella mente di questo signore, bastano un "paio" di giorni per sbaragliare il più grande esercito del mondo, nella realtà sono purtroppo ( e spesso tragicamente) impantanate da quasi dieci anni in Afghanistan e Irak (non proprio degli "eserciti" dalla fama di essere imbattibili), senza aver fatto fare un passo avanti nella situazione sociale e civile dei due paesi...
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