Il movimento cooperativo in Italia. Storia e problemi

L'ampiezza e il peso del movimento cooperativo in Italia si sono accresciuti con continuità, nel corso della sua storia, in una progressione priva di clamori. è forse anche per questo che la discussione storiografica, politica e culturale sulla cooperazione si è sviluppata in sordina, partendo dalla premessa di una presunta alterità o marginalità delle esperienze cooperative rispetto a un più generale universo economico, politico e sociale. Pure, il «continente cooperativo» ha rappresentato, nel corso della sua esperienza ormai centenaria, uno dei più straordinari luoghi di accumulo di risorse economiche, di capacità dirigenti, di esperienze associative, che difficilmente possono essere ridotte a semplici propaggini solidaristiche di un qualche universo ideologico, socialista, comunista o cattolico che sia.Questo volume, curato da Giulio Sapelli, si propone di studiare la realtà e l'ideologia del movimento cooperativo italiano, inserendole a pieno titolo in una più generale discussione storiografica, facendo della cooperazione un banco di prova della storia sociale e della storia della cultura, anche materiale, delle classi subalterne, e al tempo stesso un elemento di verifica delle piu recenti ipotesi circa il funzionamento dei mercati economici e dei mercati politici. Dalla «geografia» del movimento cooperativo, all'esame delle caratteristiche dei suoi ceti dirigenti, all'evoluzione della legislazione cooperativistica, all'analisi della cooperazione come elemento ormai centrale di un sistema di imprese, i saggi del volume tendono non tanto a offrire bilanci conclusivi, quanto a indicare possibili aperture di lavoro.