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Chi avesse nella mente l'immagine frivola e fanciullesca di Mozart presentata nel film Amadeus di Milos Forman, restera' sorpreso. Il famoso musicologo Massimo Mila scrive nella sua "Breve storia della Musica" : "Oltre all'elemento magico e meraviglioso si erano infiltrate nel libretto strane aspirazioni umanitarie e filantropiche improntate al vago filosifismo misticheggiante con cui si presentava la massoneria ai suoi primordi. Nella freschezza invidiabile della sua ingenuita' Mozart ebbe il potere di prendere sul serio tali simbologie a sfondo orientale ... Prendendole sul serio ne fece una cosa seria; e quelle scene di misteriose iniziazioni, dove il filantropismo settecentesco gia' si ammantava di presagi oscuri dell'imminente romanticismo, egli vivifico' con tutta la forza onde la sua anima candida, invano delusa ed offesa dalla vita, anelava al bene , all'onesta', alla purezza" Einaudi, 1993, p. 193. Possiamo dire che questo libro sia una proposta alternativa alla tesi di Massimo Mila, infatti l'autore analizza in profondita' i contenuti del libretto e mostra, con competenza musicologica, come le scelte compositive operate da Mozart nella stesura della partitura siano pienamente aderenti al messaggi iniziatici, anche i meno evidenti, presenti nel testo. Insomma , Mozart aveva una comprensione tutt'altro che ingenua dei temi che trattava. Assai efficace in proposito, una citazione (pag. 154) di una lettera scritta da Mozart alla moglie Konstanze, riferendosi ad uno spettatore dell'opera: "...ero ancora accanto a lui all'inizio del secondo atto e durante la scena solenne. Ha riso di tutto, all'inizio ho tentato con pazienza di richiamare la sua attenzione su alcune frasi, ma egli rideva sempre, era troppo per me , l'ho chiamato Papageno e sono andato via". Fabrizio Alfieri, con una conoscenza per cosi' dire dall'interno, ci guida lungo il percorso dell'opera mozartiana utilizzando molteplici riferimenti alle opere di Rene' Guénon . Lettura scorrevole.
Chi avesse nella mente l'immagine frivola e fanciullesca di Mozart presentata nel film Amadeus di Milos Forman, restera' sorpreso. Il famoso musicologo Massimo Mila scrive nella sua "Breve storia della Musica" : "Oltre all'elemento magico e meraviglioso si erano infiltrate nel libretto strane aspirazioni umanitarie e filantropiche improntate al vago filosifismo misticheggiante con cui si presentava la massoneria ai suoi primordi. Nella freschezza invidiabile della sua ingenuita' Mozart ebbe il potere di prendere sul serio tali simbologie a sfondo orientale ... e quelle scene di misteriose iniziazioni, dove il filantropismo settecentesco gia' si ammantava di presagi oscuri dell'imminente romanticismo, egli vivifico' con tutta la forza onde la sua anima candida, invano delusa ed offesa dalla vita, anelava al bene , all'onesta', alla purezza" Einaudi, 1993, p. 193. Possiamo dire che questo libro espone una tesi alternativa a quella di Massimo Mila, infatti l'autore analizza in profondita' i contenuti del libretto e mostra con competenza musicologica, come le scelte compositive di Mozart.nella stesura della partitura siano pienamente aderenti al messaggi iniziatici, anche i meno evidenti, presenti nel testo, ne scaturisce dunque il ritratto di un Mozart assai ben consapevole di cio' che stava scrivendo e tutt'altro che ingenuo. Chi tra i lettori , gia' conosce l'opera di Rene' Guénon, sara' avvantaggiato nell'affrontare questo libro, ma anche chi non la conosce ancora, con un po' piu' di difficolta', potra' senz'altro affrontare la lettura. Trarra' beneficio da questo libro chiunque sia interessato a Mozart, consideri il "Flauto Magico" una delle sue opere preferite, sia rimasto incuriosito dalle varie messe in scena, (a volte purtroppo massacrate da scelte stravaganti dei registi d'opera) e sia interessato ai temi iniziatici o voglia cominciare ad approfondirli nel modo giusto. Il libro e' assai scorrevole e si divora in pochi giorni.
Libro di un'inutilità, insensatezza e pesantezza senza pari. Povero Mozart!
Recensioni
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